venerdì 21 giugno 2013

Samsung Galaxy NX, mirrorless con Android

Ci siamo, alla fine è arrivata una mirrorless con ottiche intercambiabili, sistema operativo completo Android e connettività 3G, una macchina interessante per molti aspetti.
In primo luogo parliamo di una fotocamera con sensore aps-c e quindi di dimensioni ragionevoli per foto di qualità e con 20Mp si spera che la gestione del rumore sia buona almeno fino a 1600 iso.
La presenza di Android apre nuovi orizzonti per quanto riguarda le possibilità di elaborazione delle immagini in movimento senza bisogno di pc o altro sia per effettuare le modifiche sia per la condivisione essendo presente il modulo 3G.
L'auto focus è di tipo ibrido e questo assicura ottime prestazioni anche nelle situazioni in cui il sistema a solo rilevamento di contrasto tipico di molte mirrorless va in crisi come le scene scarsamente illuminate o prive di contrasti ben definiti.
La batteria è di 4.000mAh, un record positivo ma ovviamente un processore quad core ed un sistema operativo completo richiedono anche molta energia e inoltre l'alloggiamento della batteria trova posto nell'impugnatura rendendola particolarmente ergonomica a differenza di molte altre mirrorless che sacrificano questo aspetto.
Chi conosce ed utilizza Android sullo smartphone sa le potenzialità creative che permette ad un fotografo e ora che nascono questi gioiellini sicuramente il mercato delle applicazioni avrà una spinta verso l'alto sia in prestazioni che in possibilità creative.
I puristi storceranno il naso ma questo è il futuro in un mondo dove scatto, elaborazione e condivisione devono essere sempre più istantanei e anche se probabilmente non sarà Samsung a fare il colpaccio a livello di vendite io scommetto che entro un paio di anni anche Canon e Nikon sforneranno modelli simili aprendo realmente le danze a questo nuovo segmento di fotocamere.
Ora è il turno delle ottiche, Samsung ha già qualcosa di interessante in catalogo ma si deve applicare su questo aspetto se vuole veramente entrare a far parte della cerchia di produttori seri in un settore dove la concorrenza è spietata e vonce non solo chi innova ma anche chi sa catturare l'attenzione dei fotografi vecchia scuola.

giovedì 20 giugno 2013

Filtro polarizzatore circolare

I filtri per le lenti andavano estremamente di moda con le macchine a pellicola ed avevano i loro perchè soprattutto per chi non si sviluppava le pellicole in camera oscura e si doveva basare solamente sullo scatto per ottenere il risultato sperato.
Oggi con il digitale i filtri per le lenti hanno assunto connotazioni diverse, si possono riprodurre senza problemi al pc senza spendere soldi e solitamente la gente compra un filtro UV solo per proteggere la lente frontale.
La prima cosa che va detta è che i filtri non sono tutti uguali e che non è vero che risparmiando si hanno gli stessi risultati, un buon filtro sia UV che polarizzatore costa dai 40 euro in sù, quelli da 9-10 euro sono pezzi di vetro da lasciare nei negozi perchè apportano più danni che guadagni.
Il filtro polarizzatore circolare nello specifico è un filtro che si usa per eliminare i riflessi delle superfici lucide o dell'acqua ed è detto circolare perchè può ruotare andando ad adattarsi al tipo di ripresa che stiamo effettuando, ce ne sono anche di tipo fisso ma non li consiglio mai perchè limitanti.
Il funzionalmento del filtro polarizzatore è semplice, evita i riflessi ma non solo, aumenta anche la saturazione dei colori e per questo è particolarmente indicato a chi fa fotografia paesaggistica ma ci sono degli accorgimenti da seguire. In primo luogo questo filtro funziona se abbiamo il sole o la fonte di luce posta lateralmente, se invece l'abbiamo davanti o perfettamente alle nostre spalle il polarizzatore non serve a nulla, detto questo il fatto che la lente ruoti serve a scegliere l'intensità del filtro a seconda della quantità di luce e per trovare il livello ottimale l'unico modo è la pratica e l'attenta osservazione nel mirino.
Un fatto importante è che i filtri polarizzatori portano via luce tra 1 e 2 stop e di questo va tenuto conto soprattutto se si monta su lenti già buie come quelle dei kit perchè i tempi di posa si allungheranno o la macchina potrebbe salire con gli iso per compensare la minore luce ricevuta.
Ci sono persone che tengono sempre su il filtro polarizzatore, io lo sconsiglio, per proteggere la lente meglio un filtro UV di qualità che non ruba luce e rende più nitide le foto, il filtro polarizzatore va usato solo se serve e con maestria se si vogliono dei buoni risultati.
Ultimo accorgimento da tenere a mente è che se la lente ruota durante la messa a fuoco ( poche per fortuna ) dovremo prima inquadrare, mettere a fuoco e solo successivamente andare ad agire sul polarizzatore.

mercoledì 19 giugno 2013

Corsi di fotografia per i cellulari

Questa mi mancava, ieri su Facebook mi è arrivato l'invito a partecipare ad un corso fotografico riservato a chi fotografa con cellulari e smartphone.
Ora, che con questi apparecchi si possano eseguire anche belle foto in presenza di buona luce è indubbio ma mi sembra assurdo creare dei corsi di fotografia annessi, io vedo molto più sensato fare dei corsi di inquadratura e soprattutto di ritocco fotografico insegnando ad usare i programmi, anche molto validi, che questi oggetti mettono a disposizione. Trovo stupido fare lezioni sul diaframma, profondità di campo, tempi ecc... a persone che intendono usare un cellulare per dar vita agli scatti, è come rubare le caramelle ad un bambino.
Oggi giorno ci sono in giro apparecchi che fanno le scarpe a parecchie compatte di fascia media, penso al Nokia Lumia 920 o all'HTC One che offrono due nuove concezioni di sensori che regalano ottime immagini ma che per essere sfruttati al meglio anno bisogno di conoscenze informatiche più che di tecnica fotografica vecchio stampo. I ragazzini di oggi questo lo hanno già capito, basta guardare le foto che postano su Instagram per capire la loro abilità nell'uso dei programmi di ritocco fotografico con cui danno vita ad immagini fortemente personalizzate e di grande impatto visivo.
Certamente ci saranno anche i polli che a questi corsi prenderanno parte spendendo 100 euro per niente ma ritengo che essi apparterranno alla categoria del vorrei ma non posso perchè nulla di ciò che impareranno gli sarà realmente di aiuto negli scatti che poi andranno a fare.
Una cosa è sicura, ogni giorno la gente si inventa qualcosa di nuovo per fare soldi e indubbiamente ci riesce viste le adesioni continue che riescono a riscuotere.
Il mio consiglio, se siete fotografi conpulsivi ed utilizzate i vostri cellulari per scattare è quello di scaricare programmi come Snapseed su Android o simili su iOS e WM e di imparare a sfruttarli al massimo, con i filtri che mettono a disposizione ed un buon occhio per le scene avrete già tutto quello che vi serve per fare bei lavori.
Il resto verrà con la pratica e l'allenamento.

giovedì 13 giugno 2013

Nuovo aggiornamento firmware 1.7 Olympus OMD

Giusto come nota di servizio è uscito l'aggiornamento 1.7 per la OMD che va a dare il supporto al nuovo mirino elettronico vf4 da poco presentato.  Come sempre gli aggiornamenti portano anche correzioni minori non segnalate ma presenti quindi meglio farlo  con le solite precauzioni e leggendo attentamente le istruzioni sul pc senza premere AVANTI a casaccio,pena il blocco della macchina.

lunedì 10 giugno 2013

Corretta esposizione Panasonic Lumix 12-35 f2.8 su Olympus OMD

In questi giorni ho avuto modo di provare il 12-35 all’aperto in condizioni di forte luce e ho potuto constatare che lungo tutta l’escursione dello zoom per avere una corretta esposizione dovevo sotto esporre di almeno 1\3 il valore rispetto allo zero. Questo accorgimento si è rivelato obbligato per non bruciare le alte luci mentre l’esposizione delle ombre risultava comunque buona. Il motivo di tale sovra esposizione dell’accoppiata 12-35 e omd non la so, con il 50mm f2 zuiko e con il 45mm 1.8 non ho dovuto effettuare correzioni a parità di condizioni quindi credo che si tratti di qualcosa di fisico intrinseco della lente o di un dialogo non perfetto tra corpo e lente. Il fatto di suo non costituisce un problema sia chiaro, una volta impostata la macchina non ci si pensa più, in alternativa si può lavorare direttamente con l’istogramma andando a tagliare solo le alte luci se dovesse servire, possibilità offerta dalla Olympus e attivabile con tasto rapido anche se io mi sono trovato maggiormente a mio agio lavorando con l’esposizione.