mercoledì 29 febbraio 2012

Review Fuji X100 Black Edition : primo contatto

Oggi sono sceso dal mio spacciatore di fiducia perchè dopo tanto leggere e tanto vociare a proposito di questa macchina fotografica volevo prenderla in mano e provarla, risultato? 
Sono tornato a casa con una X100 versione Black Limited Edition di cui sono stati fabbricati 10.000 esemplari numerati, il mio è il N°6489, per l'Italia ne sono stati previsti 180 in distribuzione.
Partiamo dalla scatola, c'è poco da dire, la Fuji ha fatto le cose per bene, la confezione è totalmente nera, molto elegante e divisa in due scatole, in una è contenuta la macchina fotografica, la custodia in pelle, il paraluce, un filtro UV e un adattatore per montare questi due aggiuntivi alla lente mentre nella seconda scatola trovano posto i cavi, il manuale, la batteria, il carica batteria e il tagliando con la numerazione della macchina e la tracolla.
Oggi posso solo fermarmi all'aspetto e alla costruzione non avendo fatto neanche uno scatto di prova e dovendo ancora dare un'occhiata al manuale, intanto eccovi le foto della piccola belva nera:












La macchina è di dimensioni generose, molto solida e squadrata, come piacciono a me insomma, ed il peso non è certamente contenuto tenendo conto che è totalmente in metallo.
L'ottica è nota, una lente fissa 35mm equivalente f2, una lente tuttofare quindi, buona un pò per tutte le occasione e ad essa è abbinato un sensore aps-c da soli 12Mp, dico soli come un complimento, meno risoluzione=meno rumore ad alti iso.
Sul perchè io abbia optato per la versione nera che costa parecchio più della versione silver è presto detto, comperando la custodia, il filtro e il paraluce avrei speso quasi la stessa cifra ma almeno questa è in edizione limitata e dovrebbe garantire una buona tenuta del valore nel tempo, cosa che nell'era digitale è assai raro.
La cosa che più affascina in questa macchina è sicuramente il mirino, un ibrido ottico-elettronico molto interessante, in pratica attraverso una leva si può passare da una visualizzazione ottica all'uso di un mirino elettronico di buona risoluzione a seconda dei gusti personali e della situazione, idea geniale a mio parere. Da segnalare che nella posizione ottica si possono comunque visualizzare le informazioni basilari dello scatto e la livella elettronica a tutto vantaggio dello scatto stesso.
Io sono un amante della vecchia scuola fotografica e rivedere delle belle ghiere sopra un corpo macchina mi rende felice, qua abbiamo quella per la selezione dei tempi e per l'esposizione, grandi e facili da raggiungere con il pollice.
Occhio al tappo, è in metallo, è stupendo ma non è vincolato al corpo e durante il trasporto ho visto che la possibilità che si stacchi accidentalmente c'è e non sarebbe bello doverne comperare un altro...
Le prime sensazioni sono positive, sono curioso di provare le impostazioni di colore che si rifanno alle gloriose pellicole Fuji per vederne i risultati e già domani conto di fare i primi scatti in esterna visto che dovrebbe esserci un bel sole.
Per ora non posso dire di più, conto di aggiornare il blog al più presto con qualche scatto di esempio e qualche riflessione più approfondita su questa macchina fotografica.
Nota informativa la mia macchina montava la versione 1.12 del firmware ma l'ho subito aggiornata alla più recente 1.13, ogni aggiornamento porta con se dei benefici, perchè farne a meno?

domenica 26 febbraio 2012

Test e mie conclusioni sullo Zuiko 12-50mm

Negli ultimi giorni ho avuto modo di provare lo Zuiko 12-50mm sulla mia E-pl3 e credo di poter trarre delle conclusioni su questa lente e su ciò per cui è stata studiata.
Per prima cosa a mio giudizio non è una lente nata per la fotografia ma per i video e vi spiego il perchè, la luminosità 3.5-6.3 anche all'aperto costringe a salire con gli iso se ci si trova in zone d'ombra e ciò pregiudica qualità fotografica anche se la e-pl3 contiene molto bene il rumore. Oltre a questo devo anche sottolineare come la zoomata risulti molto comoda se usata in modalità motorizzata, in questo modo è fluida e regolare anche se il consumo di energia si fa sentire e la batteria della e-pl3 non è di certo un campione di durata mentre se usato in modo classico lo zoom risulta ruvido e si sente che semplicemente si agisce sul motore stesso in modo manuale. A mio gusto questo tipo di zoomata è poco appagante, sembra di usare qualcosa di rotto e si potrebbero contare i denti degli ingranaggi se si ponesse attenzione quindi reputo che Olympus abbia ritenuto questa modalità un'alternativa di emergenza più che per un uso costante. 
Altro punto "dolente" è la modalità macro, utile senza dubbio ma in questa modalità oltre a bloccarsi la focale a 43mm si ha anche una apertura massima di f6, poco per un macro visto che nonostante lo sfocato si mantenga ottimo si devono alzare gli iso per abbassare i tempi di scatto.
Non boccio questa lente, sia chiaro, in presenza di ottima luce potendo tenere basse le sensibilità le foto vengono molto bene, molto nitide e dettagliate ma per un uso a 360° non mi sento sicuramente di consigliarla, per quello risulta molto più comodo il 14-150mm che oltre ad essere più luminoso è anche maggiormente versatile come focale massima.
Di sicuro chi ama girare filmati troverà nel 12-50mm un compagno appagante, usare lo zoom assistito ricorda molto le telecamere e la lunghezza focale per i video è adeguata e per questo reputo questa lente nata con uno scopo video e non fotografico.
Oltre agli amanti dei video questa lente è una scelta obbligata per chi vuole prendere la nuova om-d ed avere la tropicalizzazione corpo-lente per fotografare sempre anche se ritornando al discorso della scarsa luminosità mi chiedo come si possa pensare di fotografare in una giornata plumbea o di pioggia senza dover salire con gli iso.
Ora qualche scatto alla minima e massima lunghezza focale:









giovedì 23 febbraio 2012

Zuiko 12-50mm f3.5-6.3, primo contatto

Oggi è arrivato il nuovo obiettivo 12-50 per la E-pl3 in attesa della OM-D che arriverà in aprile e qualcosa la posso già dire senza entrare nello specifico dei risultati fotografici per i quali ci vorrà almeno qualche uscita prima di dare un giudizio.
Partiamo dalla costruzione, è piccolo, molto più piccolo di quanto mi aspettassi e leggerissimo, averlo tra le mani mi ha fatto comprendere anche quanto piccola sarà la nuova OM-D visto che le foto che la ritraggono sono sempre in coppia con questa lente. 
Una particolarità che mi ha colpito è che la lunghezza dell'obiettivo rimane invariata usando lo zoom perchè le lenti si muovono all'interno del barilotto e questo la rende ancora più maneggevole.
Sul lato sinistro ci sono due tasti, uno per le foto macro ed uno per il blocco della messa a fuoco, a cosa servono nello specifico? 
Il tasto macro credevo che abilitasse una diavoleria software per la simulazione di una lente macro ed invece serve a portare la lunghezza focale a 43mm e a tale focale si ha una distanza minima di messa a fuoco di 20cm, quindi un'azione meccanica ed una funzionalità macro non esasperata ma che mi sembra lavori bene. Da notare che non si può variare la focale in modalità macro ma sarà bloccata sui 43mm.
Il secondo tasto è utile durante i filmati, serve infatti a bloccare la messa a fuoco continua se qualcuno o qualcosa passa davanti la lente in modo da non perdere l'inquadratura.
Tutta la lente a mio avviso nasce più per i filmati che per le foto, lo si nota anche nello zoom che lavora in due modi, quello classico utilizzando la ghiera oppure in modo elettro assistito che fa sì che lo zoom scorra in modo silenzioso e fluido semplicemente girando verso destra o sinistra la ghiera dello zoom e variando la velocità a seconda di quanto si agisce sulla ghiera stessa. Devo dire che in modalità assistita la fluidità è molto alta e il rumore è impercettibile, in modalità classica invece lo scorrimento risulta essere ruvido e abbastanza rumoroso.
Punto di grande dibattito è la luminosità di questa lente, 3.5-6.3 sono valori scarsi per una lente fotografica e proprio per questo mi viene da pensare che questa lente è stata concepita per i video dove avere una profondità di campo troppo ridotta renderebbe inguardabili le scene. Sulla resa attendo di fare foto all'aperto, con questi valori di diaframma foto in casa sono praticamente da scordare a meno di non usare un flash esterno ma magari per foto all'aperto la lente risulterà validissima, vi aggiornerò a breve in tal senso.
Ora qualche foto dello Zuiko 12-50 sulla E-pl3 e anche paragonato al 14-150 per avere un'idea delle dimensioni:








Una considerazione devo farla, ha senso prendere questo obiettivo se già si possiede il 14-150 che risulta più luminoso e versatile? La risposta è come al solito soggetta all'utilizzo, qua si parte da 12mm e per i paesaggi quei 2mm (4mm equivalenti in formato 35mm) possono fare la differenza. Oltre a ciò va considerato che la lente è tropicalizzata, ragionamento valido però solo se si comprerà la OM-D, anch'essa tropicalizzata mentre sul fronte delle riprese video senza dubbio il 12-50 è in vantaggio rispetto al 14-150.
Ultima cosa, perchè l'ho preso grigio e non nero? Semplicemente perchè ho deciso che la colorazione della OM-D che prenderò sarà quella silver e reputo che si possa sposare bene con essa :-) .

Olympus OM-D, chi produce il sensore?

Attorno al sensore della nuova serie Olympus c’è un gran vociare visto che non si sa chi sia il produttore e Olympus stessa non rilascia dichiarazioni in merito.

La questione potrebbe sembrare di scarsa importanza ma invece merita grande attenzione a mio avviso perchè è da quando Panasonic ha aderito al sistema 4\3 che Olympus ha rinunciato ai sensori Kodak per passare al partner di sistema e già allora si era vociferato che fosse stato un obbligo contrattuale verso il nuovo partner il motivo della scelta per dare linfa a questo settore che stentava a prendere piede.

Oggi Olympus per la prima volta non dichiara chi sia il produttore del sensore che da linfa alla sua ultima nata, una cosa strana, se fosse made in Panasonic non ci sarebbe motivo per non dirlo e dall’analisi dei raw di chi ha potuto provare in anteprima la OM-D si evince che i file generati sono diversi da quelli prodotti dalle ultime nate Panasonic che sono a loro volta equipaggiate con un sensore da 16 Mp.

Da quello che ho potuto capire il rumore è molto contenuto e i dettagli fini preservati anche ad alte sensibilità, cosa che solitamente i sensori Panasonic non riescono a fare… Altro punto su cui riflettere è il fatto che Olympus dalla presentazione del prodotto alla commercializzazione effettiva si sia data 4 mesi di tempo per lavorare sul binomio sensore-processore di immagine, se il sensore fosse un Panasonic la cosa avrebbe richiesto molto meno tempo dovendo solo adattare il software attualmente utilizzato ma sembra invece che Olympus abbia dovuto rielaborare praticamente da zero tutto. Questo dettaglio potrebbe però essere dovuto anche al fatto che Olympus abbia voluto rivedere interamente l’algoritmo di riduzione rumore ed elaborazione dell’immagine per sfornare un prodotto all’altezza del leggendario marchio OM.

La mia convinzione personale, basata unicamente sulla logica sia ben chiaro è che il sensore sia di casa Sony, perché? Si sa per certo che Sony ha in mente un aumento della quota di azioni Olympus in suo possesso, questa bontà d’animo di Sony non è certo dettata da spirito nazionalista ma unicamente economico. Se il sensore fosse made in Sony di fatto l’azienda nipponica venderebbe un prodotto intascando soldi dei sensori e poi, aumentando la quota di azioni in Olympus otterrebbe i dividendi delle azioni a fine anno, in pratica guadagnerebbe due volte, ricordiamo che il gruppo Olympus è vasto e crea grandi profitti soprattutto nel campo medico, cosa che a Sony non di certo sfuggita.

Il mio ragionamento deriva anche dal fatto che i sensori Sony attualmente equipaggiano macchine Nikon e Pentax, macchine che hanno nel controllo del rumore il proprio cavallo di battaglia ed il fatto che il contenimento di questo fattore nella nuova OM-D sia tanto rilevante rispetto alle Pen mi fa pensare ad un cambio netto di produttore rispetto al passato.

Purtroppo dovremo attendere o dichiarazioni ufficiali da parte di Olympus o la buona volontà di qualche sito specializzato che smonti la OM-D per avere una risposta, per ora non ci resta che attendere l’arrivo di questa nuova nata che con un firmware beta sta già entusiasmando chi ha la fortuna di provarla

 

 

giovedì 16 febbraio 2012

Primi scatti della OM-D E-m5

In rete stanno circolando le prime recensioni e le prime immagini scattate con la nuova ammiraglia micro 4\3 di Olympus, esemplari pre produzione che quindi lasciano ancora ampio margine di miglioramento alla resa che comunque mi ha stupito per la qualità, date un’occhiata a questo link: http://www.focus-numerique.com/test-1381/compact-olympus-om-d-e-m5-exemples-photos-15.html  . Io continuo ad essere convinto che questa macchina rappresenterà la svolta per Olympus e per il settore micro 4\3, la qualità costruttiva, la quantità di obiettivi del sistema composto anche da fissi luminosi di alta qualità e l’alta resa del sensore dovrebbero garantire al marchio la penetrazione non solo nel mercato asiatico dove ha surclassato marchi come Canon e Nikon ma anche in Europa dove storicamente siamo più lenti ad assimilare le novità in campo fotografico.

Ottimo lavoro Olympus!

 

mercoledì 15 febbraio 2012

Zuiko 12mm and Zuiko 45mm on E-pl3

Spesso un problema nel valutare la grandezza di un'ottica fissa rispetto a un corpo macchina è la scarsità di immagini in rete che li riprendano assieme e così ho deciso di caricare alcuni scatti della E-pl3 con i due fissi di casa Olympus.
Prima il 12mm:










E poi il 45mm:







lunedì 13 febbraio 2012

Battery Grip per la OM-d, nuovo colpo di genio di Olympus

Spesso ci si sofferma solo sulle caratteristiche tecniche di un nuovo modello di macchina fotografica ma alle volte anche gli oggetti di contorno possono fare la differenza e rappresentare una innovazione non indifferente.
Vediamo questo Battery Grip in cosa riesce ad essere geniale e facciamolo per punti:
-         è modulare, una parte può essere montata per migliorare l’impugnatura della om-e5 e l’altra può essere aggiunta per aumentare l’autonomia ed avere i controlli di scatto per fotografie verticali.
-         I battery grip normalmente contengono 2 batterie e vengono inseriti nell’alloggio della batteria principale nel corpo macchina, nel caso della Olympus invece l’idea geniale è quella di lasciare la batteria del corpo macchina al suo posto e di aggiungerne una esterna tramite una serie di contatti che passano dal corpo macchina al battery grip stesso. Questo accorgimento ha permesso di mantenere contenute le dimensioni del BG e tramite il software si può decidere quale batteria usare per prima così si potrà utilizzare quella presente nel corpo macchina come “tampone” sostituendo solo quella esterna senza dover interrompere la sessione fotografica.
-         È  tropicalizzato, sembrerà una banalità ma non tutti i bg lo sono e quando si possiede un corpo resistente alla pioggia è un bene che lo sia anche il suo accessorio.

Di sicuro questo accessorio sarà il più venduto per la e-m5, è troppo versatile per poterne fare a meno anche se il prezzo di circa 300 euro potrebbe far storcere il naso a qualcuno ma va ricordato che stiamo parlando di una macchina fotografica, non di pane e latte, non è un bene di prima necessità e quindi si può vivere benissimo senza se non si vuole spendere.
Personalmente l’ho già messo in ordine assieme al corpo macchina, la batteria della e-m5 garantisce circa 300 scatti, non moltissimi essendo io abituato ai 600 della e-5 e avere il bg diventa praticamente un obbligo se si vuole fare una lunga sessione fotografica, magari all’aperto e con l’incertezza del tempo.



domenica 12 febbraio 2012

Olympus E-m5,ancora innovazioni da Olympus

Le specifiche di questa ultima nata in casa Olympus ci dicono che ancora una volta la piccola casa nipponica ha aperto nuove strade nella fotografia.
La prima cosa da sottolineare è che grazie al nuovo sistema di stabilizzazione ora l'immagine che vedremo nel mirino sarà stabilizzata ed è la prima volta che ciò è reso possibile con lo stabilizzatore nel corpo e non nelle ottiche.
Altra novità è data dalla funzione time che in pratica,durante le lunghe esposizioni,ci farà vedere come sta registrando l'immagine a intervalli di tempo stabiliti dal fotografo,vi sembra inutile?Allora non avete dimestichezza con laposa B e la frustraziine che deriva dal ritrovarsi foto sovra o sotto esposte a causa dell'errato tempo di esposizione,ora ció sarà solo un ricordo per fortuna.
Altra cosa da sottolineare è il radoppio della velocità di refresh dell'immagine rispetto alle altre pen che apporta una ancor maggiore velocità di messa a fuoco e una migliore visualizzazione nel mirino.
Io attendo i pre ordini per prenotare la mia e nel frattempo ho già venduto la e5 per finanziare il nuovo acquisto,me ne pentirò? Ve lo sapró dire :-)

venerdì 10 febbraio 2012

Zuiko 9-18mm VS Zuiko 12mm

Il confronto in questione non è sulla qualità assoluta, il 9-18mm è una lente onesta e ben costruita ma il 12mm è di classe superiore, quello che voglio mettere a confronto è l'ampiezza della scena che si può raggiungere con l'uno o l'altro obiettivo e che spesso i mm non riescono a rendere in modo immediato.
Per fare ciò ho eseguito diversi scatti a 9 e 12 mm, ho usato solo il 9-18mm  come lente scattando alle due focali per comodità e perchè non vuole essere un test tra le due lenti ma una comparazione che renda immediato a chi volesse acquistare l'una o l'altra cosa potrà fotografare.
Andiamo con le immagini, metto sempre prima la scena ripresa a 9mm e poi a 12mm:













Le immagini parlano sole, i mm di differenza si sentono e possono tornare utili per paesaggi o foto turistiche in cui si vuole includere tutto un palazzo. Certo la qualità costruttiva, la luminosità, la nitidezza e la velocità di messa a fuoco sono tutte a vantaggio del 12mm così come la correzione delle distorsioni ottiche però il 9-18mm ha molto da dire grazie a quei 9mm di partenza, al fatto di poter arrivare a 36mm equivalenti come zoom e per il costo inferiore.
Quale scegliere? Entrambi sarebbe l'ideale, hanno scopi diversi, il 9-18 può essere montato durante una gita e usato per la sua versatilità mentre il 12mm con la sua luminosità e lo sfocato che restituisce permette maggiori libertà artistiche.

mercoledì 8 febbraio 2012

Presentata la nuova Olympus Micro 4\3 OM.D E-M5

Oggi Olympus ha reso felici quelli che attendevano una micro 4\3 di razza, sottoscritto compreso, presentando la nuova E-M5. Che dire…la macchina a mio giudizio è esteticamente un capolavoro, per chi come me ha fotografato con la mitica serie OM a pellicola questa digitale rappresenta un tuffo nel passato per quanto riguarda le linee e la dotazione tecnologica è di sostanza. Interessante sarà il nuovo mirino integrato che a detta di Olympus dovrebbe rappresentare un nuovo standard di qualità in tal senso, affermazione forte ma Olympus di solito ha sempre stupito in positivo. Assieme alla macchina sono stati presentati anche alcuni accessori come l'impugnatura supplementare ed il batteri grip che raddoppia l'autonomia della macchina. Oltre a ciò Olympus ha anche presentato due nuove lenti micro 4\3 che arriveranno nel corso dell'anno, un 60mm 2.8 macro ed un 75mm 1.8, due lenti che vanno a completare la serie di fissi luminosi e di qualità targati Zuiko e, in queste ultime versioni, avremo anche la tropicalizzazione delle lenti che male non fa.
Le caratteristiche principali della OM-D E-M5 sono:
- sensore Live MOS da 16 Mpx - elaboratore d'immagine TruePic VI
- corpo in lega di magnesio sigillato contro infiltrazioni di polvere ed acqua
- mirino elettronico, che simula il disegno del pentaprisma delle reflex OM, con 1.440.000 pixel, ingrandimento 1,15x, copertura del 100 % e frequenza di 120 fg/s per movimenti fluidi e nitidi
- doppia ghiera per il controllo delle impostazioni
- innesto obiettivi Micro 4/3, si possono montare anche gli obiettivi 4/3 con l'adattatore MMF-3 (179 $))
- otturatore con tempi da 60 secondi ad 1/4000
- velocità di raffica di 4 fg/s con autofocus e 9 fg/s con AF congelato
- schermo da 3″ articolato con tecnologia OLED, 610.000 pixel e funzioni touch screen
- touch screen per messa a fuoco, scatto e revisione
- sistema di stabilizzazione su 5 assi
- gamma di sensibilità Iso 200-25600
- autofocus veloce con funzione di inseguimento 3D
- flash esterno incluso, può essere usato per controllare senza fili altri flash; slitta a contatto caldo sulla calotta
- disponibilità di Art Filter e effetti creativi
- disponibilità di livella elettronica - ripresa video Full HD 1080/60i a 1920×1080 pixel con audio stereo e compressione H.264
- usa schede SD/SDHC/SDXC - batteria agli ioni di litio BLN-1
- disponibilità di impugnatura portabatteria opzionale (299 $), divisa in due parti, una portabatteria e una impugnatura
- disponibile in due colori: nero o argento
- dimensioni 122x89x43 mm
- peso 425 grammi
Sarà disponibile da aprile. I prezzi previsti in USA sono:
Olympus OM-D E-M5 solo corpo $ 999 Olympus OM-D E-M5 con zoom 14-42mm $ 1099 Olympus OM-D E-M5 con zoom 12-50mm $ 1299
Vedremo i prezzi in euro….

Alcune immagini per farsi venire le voglie:




martedì 7 febbraio 2012

Zuiko 12mm f2 + E-pl3 scatti di prova

Ecco alcuni scatti eseguiti con il Zuiko 12mm f2

























Nonostante il tempo grigio e il vento che soffiava a 80km/h mi sembrano venute abbastanza bene, il largo respiro delle inquadrature e la bontà nel controllo della distorsione permettono immagini creative e questa lente ben si sposa al reportage paesaggistico, certo il prezzo non è basso ma la qualità alla fine si paga.