giovedì 23 febbraio 2012

Olympus OM-D, chi produce il sensore?

Attorno al sensore della nuova serie Olympus c’è un gran vociare visto che non si sa chi sia il produttore e Olympus stessa non rilascia dichiarazioni in merito.

La questione potrebbe sembrare di scarsa importanza ma invece merita grande attenzione a mio avviso perchè è da quando Panasonic ha aderito al sistema 4\3 che Olympus ha rinunciato ai sensori Kodak per passare al partner di sistema e già allora si era vociferato che fosse stato un obbligo contrattuale verso il nuovo partner il motivo della scelta per dare linfa a questo settore che stentava a prendere piede.

Oggi Olympus per la prima volta non dichiara chi sia il produttore del sensore che da linfa alla sua ultima nata, una cosa strana, se fosse made in Panasonic non ci sarebbe motivo per non dirlo e dall’analisi dei raw di chi ha potuto provare in anteprima la OM-D si evince che i file generati sono diversi da quelli prodotti dalle ultime nate Panasonic che sono a loro volta equipaggiate con un sensore da 16 Mp.

Da quello che ho potuto capire il rumore è molto contenuto e i dettagli fini preservati anche ad alte sensibilità, cosa che solitamente i sensori Panasonic non riescono a fare… Altro punto su cui riflettere è il fatto che Olympus dalla presentazione del prodotto alla commercializzazione effettiva si sia data 4 mesi di tempo per lavorare sul binomio sensore-processore di immagine, se il sensore fosse un Panasonic la cosa avrebbe richiesto molto meno tempo dovendo solo adattare il software attualmente utilizzato ma sembra invece che Olympus abbia dovuto rielaborare praticamente da zero tutto. Questo dettaglio potrebbe però essere dovuto anche al fatto che Olympus abbia voluto rivedere interamente l’algoritmo di riduzione rumore ed elaborazione dell’immagine per sfornare un prodotto all’altezza del leggendario marchio OM.

La mia convinzione personale, basata unicamente sulla logica sia ben chiaro è che il sensore sia di casa Sony, perché? Si sa per certo che Sony ha in mente un aumento della quota di azioni Olympus in suo possesso, questa bontà d’animo di Sony non è certo dettata da spirito nazionalista ma unicamente economico. Se il sensore fosse made in Sony di fatto l’azienda nipponica venderebbe un prodotto intascando soldi dei sensori e poi, aumentando la quota di azioni in Olympus otterrebbe i dividendi delle azioni a fine anno, in pratica guadagnerebbe due volte, ricordiamo che il gruppo Olympus è vasto e crea grandi profitti soprattutto nel campo medico, cosa che a Sony non di certo sfuggita.

Il mio ragionamento deriva anche dal fatto che i sensori Sony attualmente equipaggiano macchine Nikon e Pentax, macchine che hanno nel controllo del rumore il proprio cavallo di battaglia ed il fatto che il contenimento di questo fattore nella nuova OM-D sia tanto rilevante rispetto alle Pen mi fa pensare ad un cambio netto di produttore rispetto al passato.

Purtroppo dovremo attendere o dichiarazioni ufficiali da parte di Olympus o la buona volontà di qualche sito specializzato che smonti la OM-D per avere una risposta, per ora non ci resta che attendere l’arrivo di questa nuova nata che con un firmware beta sta già entusiasmando chi ha la fortuna di provarla

 

 

2 commenti:

  1. Ciao,

    É proprio quello che vado dicendo da un pò :-)

    Ho visto che hai preso il 12-50, quanto gli hai dato?? Non conveniva prendere la OM col kit??

    Sono ansioso di una tua recensione per decidere come prendere la OM...ma penso quasi sicuramente SILVER solo Body :-)

    Emanuele

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  2. Ciao,il 12-50 l'ho pagato 350 euro,in kit avrei risparmiato 100 euro circa ma calcolando che prenderò corpo+battery grip+flash alla fine avrò uno sconto di circa 200 euro che compenserà la lente. Io prenderò la versione silver perchè grazie alle finiture nere ben si sposa con le lenti nere ed i fissi silver mentre un corpo tutto nero con i fissi silver a mio avviso é un pugno negli occhi :)

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