martedì 17 novembre 2015

4 anni con la Olympus E-5 e non sentirli

Quando parliamo di tecnologia il tempo assume un significato particolarmente importante visti i progressi che si susseguono a ritmo praticamente mensile e questo vale anche per la fotografia.

Ai tempi della pellicola le cose erano diverse, un corpo macchina robusto poteva durare una vita a un amatore perché alla fine se la meccanica interna era robusta la sola cosa che si cambiava era la pellicola assieme alla lente.

Oggi il discorso è un po’ più complicato perché un corpo macchina robusto con ottima meccanica ha un sensore che non si può sostituire e quindi rimane legato ad esso fino a quando non si cambia tutto.

Io nel 2011 presi una Olympus E-5, ultima ammiraglia della casa per quanto riguarda la famiglia delle reflex, il top che all’epoca potesse offrire Olympus e pochi mesi dopo l’acquisto nacque mio figlio con le relative migliaia di fotografie che in questi anni gli ho fatto oltre a quelle legate alle mie uscite fotografiche.

Sente il peso degli anni e tanto lavoro?

No.

Da un lato io sono un maniaco della manutenzione e della cura e se dopo questi anni di lavoro è ancora perfetta come appena uscita dalla scatola sicuramente parte del merito va alle mie cure che però spero siano le stesse che qualunque fotografo riserva alla sua “piccola”.

Alla E-5 ho affiancato di tutto, dalle mirrorless Olympus e Panasonic alle compatte premium ma il cuore è sempre tornato al mirino ottico alla fine con tutte le limitazioni del caso sia ben chiaro.

Il fatto è che i 12 Mp della E-5 per il dettaglio che tirano fuori, la pulizia delle immagini e la perfetta sinergia con le lenti in mio possesso fanno sì che anche provando cose nuove, più potenti, più progredite e potenzialmente migliori alla fine io ritorni al carro armato di vecchia generazione.

Ho potuto saggiare molto in questi anni fotograficamente parlando, anche reflex full frame, senza mai rimanerne stregato o anche solo impressionato. Ho valutato i tanti vantaggi della E-M1 con le lenti serie pro senza però trovare un motivo che me le facesse tenere o preferire al sistema 4\3 di precedente generazione.

Sarà che crescendo di età si inizia a rallentare e a riflettere maggiormente sui reali benefici delle cose ma se guardo le foto uscite da altre macchine non trovo la stessa bontà a 360°, magari hanno qualche picco in più ma anche qualcuno in meno mentre con la E-5 è tutto lineare, equilibrato.

Alla fine finisco sempre per uscire con la E-5 e un paio di lenti se so di voler fare fotografie oppure solo con il corpo attaccato al 14-54II che a mio avviso, pur non essendo un fulmine come il 12-60, è la miglior lente tutto fare che io abbia mai provato per assenza di distorsioni, aberrazioni ecc…

Sono passati 4 anni e per una macchina digitale equivalgono ad almeno 20 rispetto alle analogiche ma non li sente questo ammasso di magnesio, elettronica e vetro.

Con un otturatore garantito per almeno 150.000 scatti la preoccupazione maggiore è legata alla tenuta dell’elettronica ma in tal senso mi rincuora vedere macchine Olympus come la E-1 perfettamente funzionanti dopo un decennio dalla messa in commercio.

Non sto dicendo che il mercato attuale non sia meglio della E-5, solo un pazzo lo affermerebbe ma un conto è un nuovo acquisto e allora uno punta al top del momento come investimento e altra cosa è avere la possibilità di comparare il top di oggi e quello di ieri per oltre un anno di convivenza e poi scegliere in modo ponderato, senza le illusioni dei test o le recensioni spesso fuorvianti dei siti specializzati.

Io per primo ho speso ore e ore a leggere recensioni sia chiaro e ancora oggi lo faccio per tenermi aggiornato ma la realtà è tutt’altra cosa. Quando si scatta nella vita reale si tengono gli ISO bassi, si impara ad esporre correttamente per sfruttare al massimo la gamma dinamica a disposizione e i test perdono valore perché non fotografiamo in un laboratorio ma nel mondo reale.

È inutile cercare di negare che le macchine di 10 anni fa scattavano ottime foto (parlo sempre di top di gamma) e che oggi quelle foto ci sembrano misere solo perché il marketing martellante ci impone acquisti nuovi ogni 6 mesi. Oggi fa sorridere pensare a una reflex top di gamma con sensore da 5 Mp ma posso assicurarvi che le foto scattate con una E-1 a quella risoluzione risultano ancora oggi migliori di tante reflex moderne da 18 o 24 Mp e i 12 della E-5 non hanno nulla da invidiare ai 16 della E-M1 di oggi se non per il minore crop eseguibile in post produzione.

Ovviamente lo stesso discorso lo si può fare anche per le altre marche, io nomino Olympus perché è quella che ho usato ed uso maggiormente ma per Canon, Nikon o Sony vale lo stesso discorso.

Purtroppo la pubblicità è un nemico del nostro cervello e chiunque abbia letto qualche trattato sul marketing sa di cosa sto parlando, il generare bisogni quando in realtà non servirebbero, l’indurre alla spesa senza una reale e tangibile necessità o miglioramento.

 

 

venerdì 13 novembre 2015

Una settimana con il Nexus 5X

Dopo una settimana credo di poter parlare in modo decente del nuovo Nexus 5X a differenza di molti siti che recensiscono i prodotti dopo averli usati un giorno o poco più.

Intanto va detto che il lavoro di Google sull’ottimizzazione dei consumi si vede e molto quando il telefono è in pausa con consumi praticamente nulli mentre con Lollipop il sistema risultava energivoro anche in questa situazione.

Il telefono arriva a sera senza problemi con un uso normale del telefono e per normale intendo:

-2 mail in push

-Facebook e relative notifiche

-Messenger

-What’s Up

-una ventina di foto al giorno con relative upload

-uso misto 3G WiFi

-luminosità manuale scelta a seconda della situazione

-qualche telefonata al giorno

-la sera visione di film o filmati

Con questo uso faccio tranquillamente 4 ore e mezza di schermo acceso che si traducono in un telefono che resta acceso dalle 8 alle 22.

Di telefoni ne ho avuti e ne ho diversi, con batterie ben più capienti di quella del Nexus e la media nella durata è simile se non peggiore quindi direi che il lavoro di ottimizzazione sia hardware che software è stato ottimo senza puntare al top dei processori ma scegliendone uno buono ma non energivoro.

Punti deboli?

Per il prezzo avrebbe potuto essere dotato di stabilizzatore di immagine, non per reale necessità ma appunto per il prezzo di vendita.

La porta usb-C una volta preso un adattatore non crea problemi, leggo tranquillamente le periferiche e se serve posso usare un batteria esterna in emergenza anche se ad oggi non si è mai verificata questa evenienza, sarebbe stato bello avere l’adattatore in dotazione ma ormai fanno così, Sony non mette neanche il carica batterie nella scatola.

La scelta della plastica a me piace, il peso risulta irrisorio e la praticità in un telefono per me è tutto.

Certo, telefoni come il Mate S sono anni luce più belli a livello stilistico con vetri curvi, bordi smussati e tutto quello che si vuole ma questo non serve a nulla nell’uso reale del telefono ma solo a soddisfare l’utente medio che capisce poco di hardware.

Nell’arena ci sono telefoni che costano anche meno del Nexus e offrono di più, è innegabile ed è sempre stato così ma non sono dei Nexus, non ricevono aggiornamenti costanti e sicuri nel tempo, non offrono un sistema operativo pulito e configurabile a proprio uso e consumo.

A chi mi chiede se vale la pena prenderlo io rispondo sempre che dipende dal tipo di utilizzo.

Se uno cerca ottime foto, peso contenuto, buone specifiche e tanta sostanza sì, vale la pena prenderlo altrimenti basta andare su Amazon o simili e prendere un telefono sui 300 euro per vivere comunque sereni e felici.

Ho letto che molti preferiscono spendere 200 euro in più e prendere il fratello maggiore, ne vale la pena?

Per me no, le dimensioni aumentano e vi assicuro che nella tasca posteriore dei pantaloni le differenze si sentono, me ne accorgo io tra lo Zenfone 2 e il Nexus 5X. È vero che a livello di potenza il fratello maggiore ha muscoli ben più grossi ma servono? Per chattare, scrivere su Facebooke Instagram e leggere qualche news? Perché è questo l’utilizzo del 99% degli utenti anche se si illudono di fare chissà cosa con lo smartphone.

Il mio consiglio è di puntare al 5X se volete un Nexus oggi, ovviamente versione da 32 Giga di memoria che sono il minimo sindacale per non avere problemi di spazio. Offre tanto anche se i numeri non fanno scalpore, è un ottimo compromesso tra grandezza e portatilità e soddisfa al 100% l’utente senza lasciare fianchi esposti a problemi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

martedì 3 novembre 2015

Nexus 5X test fotocamera

Il nuovo Nexus 5X ha tra le sue peculiarità la fotocamera. Parliamo nel dettaglio di un sensore da 12Mp con singoli pixel più grandi rispetto alla media che dovrebbero favorire l’acquisizione di immagini con poca luce.

In questi giorni la sto mettendo alla frusta provandola in tutte le situazioni tipo e fino ad ora ne è uscita sempre bene con immagini ottime di giorno anche eseguendo un crop al 100% e molto buone in condizioni di scarsa luminosità.

Allego degli scatti di prova con relativo ingrandimento, purtroppo la compressione porta ad una perdita di qualità che nella realtà non c’è.

Le foto con scarsa illuminazione sono eseguita a mano libera e iso automatici, tutte le foto sono fatte con la fotocamera stock senza modifiche.

A mio avviso è ottimo lo sfocato (in relazione alla tipologia di prodotto), la resa cromatica molto neutra e quindi lavorabile in post produzione e la tenuta agli alti iso (sempre in relazione alla tipologia di prodotto).

Purtroppo o per fortuna la fotocamera stock offre veramente poco e zero controlli manuali, per scattare in modo manuale bisogna affidarsi ad altre applicazioni di terze parti che salvano anche in formato raw.