mercoledì 19 febbraio 2014

Regole e tecniche in fotografia

Qualche hanno fa ho accompagnato la mia fidanzata ad un corso base di fotografia perché voleva crearsi le basi tecniche per iniziare e sperava che attraverso un corso le sarebbe stato più facile acquisire le nozioni base ma non ci voleva andare da sola.

La cosa che mi ha lasciato perplesso è stata da subito la mancanza di esperienza, le persone che tenevano il corso le conoscevo da tempo ( non sapevo fossero loro gli insegnanti ) ed avevano iniziato a fotografare solo un paio di anni prima. Ok, non è fondamentale il tempo ma la capacità e l’impegno ma si sa, in qualunque lavoro l’esperienza conta, specialmente se si vuole salire in cattedra.

Per farla breve la mia fidanzata, che comunque un paio di libri se li era letti, alla terza lezione ha deciso di lasciare il corso per evidenti errori del docente e presunzione dello stesso anche messo davanti all’evidenza dei suoi sbagli.

Io non sono un sostenitore di questi corsi, a prescindere da chi li tiene, per me la fotografia è istintiva e deve seguire la mente di chi scatta mentre i corsi cercano di ingabbiare il tutto dentro tecniche prestabilite e regole ferree.

Per me è una cosa inconcepibile.

Il tutto alla fine si risolve nella predisposizione che uno ha o meno nello scegliere l’inquadratura e nell’esprimere qualcosa con lo scatto e queste cose esulano dalla tecnica o dalle regole che si possono apprendere.

A mio avviso un corso base di fotografia dovrebbe trattare di pura e semplice meccanica-elettronica, sapere cos’è un diaframma, a cosa serve, cos’è un sensore e come funziona, conoscere i tipi di lenti che compongono un obiettivo per poter in futuro sceglierne uno di qualità. Il resto è esperienza sul campo e basta.

Parlare di regola aurea, di regola dei terzi e cose del genere a chi di fotografia non sa nulla è assurdo, se uno è portato quando guarda nel mirino queste cose gli vengono naturali perché si tratta semplicemente di riuscire a fare una composizione armoniosa. Se invece non è portato potrà seguire tutte le regole del mondo ma la foto non trasmetterà nulla.

Per fare un paragone è come prendere un quadro e rimanerne affascinati, poi prendere una di quelle tele con il disegno già fatto cui basta aggiungere i colori, mettendo a fianco le due opere, per quanto uguali, il tratto istintivo dell’originale risalterà rispetto a quello per quanto bello ma semplicemente preimpostato.

Diversamente dai corsi credo che siano importanti i workshop fotografici dove dividendo le spese si possono noleggiare sale e pagare delle modelle per potersi esercitare nei ritratti ad esempio oppure le uscite fotografiche a tema dove poi ci si confronta mettendo sul tavolo le foto e cercando di aiutarsi a perfezionare il proprio stile.

Un’altra buona palestra sono le esposizioni collettive, non finalizzate a vincere un premio ma a mettersi in gioco per sentire le critiche che le persone comuni possono fare alle nostre opere. Spesso viviamo nel nostro piccolo villaggio digitale fatto di parenti e amici che ci fanno i complimenti ma che magari non conoscono nulla di fotografia e comunque sono condizionati dai fattori affettivi e non vogliono deluderci. Un estraneo è più sincero e schietto e può sbatterci in faccia delle verità anche amare davanti alle quali non bisogna nascondersi dicendo che è lui a non aver compreso lo scatto ma ci deve stimolare perché ciò che volevamo trasmettere evidentemente non è arrivato.

Le regole nella fotografia digitale lasciano il tempo che trovano grazie alla post produzione, uno scatto nato male può diventare stupendo con il giusto crop e la giusta scelta cromatica effettuata al pc, cosa che con la pellicola era impossibile.

Oggi ritengo che più che un corso di fotografia le persone avrebbero bisogno di fare corsi di educazione fotografica e di legislazione in materia. Vedo sempre più spesso persone girare con cannoni e rubare momenti intimi altrui spacciandole per foto street. Ma quando mai, nessuno dovrebbe violare la vita altrui senza permesso, dovrebbe avere la buona creanza di chiedere alle persone se può scattare la foto e rispettare un eventuale diniego. Le foto ai bambini altrui poi le detesto, girare per i parchi e poi esibire bimbi nei forum è da maniaci e da pervertiti ( oltre ad essere illegale ) ma molti credono che sia la normalità e che anzi sia permesso farlo.

Evidentemente ai tanti corsi di fotografia nessuno insegna rispetto e educazione civica che oggi, più che mai, andrebbero inculcati ai troppi sedicenti fotografi.

 

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