lunedì 19 settembre 2011

Reflex con o senza specchio?

Oggi la scelta più difficile per un fotografo che si affaccia per la prima volta sul mercato delle reflex è la scelta tra il classico sistema con specchio e mirino ottico oppure il nuovo sistema senza specchio e senza mirino ottico. Qual è il migliore?

Spesso è questa la domanda che riecheggia nei forum con neofiti che sperano di ricevere consigli ed invece si ritrovano ad assistere ad una guerra tra fanatici di un sistema o dell’altro.

La risposta come sempre non può essere univoca, ogni sistema porta con se pro e contro e deve essere valutata in relazione all’uso ed ai bisogni del singolo fotografo.

Partiamo dal sistema classico perché più conosciuto essendo in vendita da quando esiste la fotografia. Il grande vantaggio delle reflex a specchio è dato dal mirino ottico e da una velocità di messa a fuoco che fino a qualche mese fa era inarrivabile alle concorrenti ma che nell’ultimo mese è stata azzerata grazie ai progressi della tecnologia. Il mirino ottico di qualità, quindi parliamo di reflex professionali, offre una visione che ancora oggi i migliori mirini elettronici non raggiungono, soprattutto in caso di scarsa luminosità. Per raggiungere questo risultato però è necessario usare pentaprismi grandi che aumentano pesi ed ingombri di questa tipologia di fotocamere rendendole poco pratiche per il fotografo occasionale che ricerca però la qualità del file. Anche l’ergonomia delle reflex tradizionali è migliore rispetto alle nuove arrivate proprio in virtù delle dimensioni maggiori che ne agevolano una salda impugnatura ed un buon bilanciamento del peso tra corpo e lente.

I’ecosistema di macchine fotografiche di nuova concezione ha puntato tutto sulla compattezza andando ad eliminare il mirino ottico e quindi anche lo specchio ed il pentaprisma presente fino ad oggi nelle reflex. Il risultato di questa cura snellente oggi ha portato ad avere corpi macchina che montano gli stessi sensori delle reflex tradizionali ma presentano dimensioni da compatta. Questa scelta ha portato ovviamente ad una praticità enorme nel trasporto delle macchine fotografiche, basta una borsetta di piccole dimensioni per contenerle ma il lato opposto della medaglia non è esente da difetti. Dimensioni piccole equivalgono a minore ergonomia, presa meno stabile e l’assenza del mirino ottico obbliga ad usare il monitor per comporre l’immagine o il mirino elettronico, se presente. Il difetto di questi due sistemi di mira sta nel fatto che il monitor diventa scarsamente visibile se abbiamo il sole alle spalle ed il mirino elettronico soffre in caso di scarsa luce.

Per quanto riguarda gli ingombri si deve anche considerare una cosa, la grandezza dei sensori è invariata rispetto alle reflex tradizionali e questo si traduce in una difficile miniaturizzazione delle lenti che porta ad uno sbilanciamento tra corpo e obiettivi sia nelle dimensioni che nei pesi.

L’unica risposta che mi sento di dare a chi è in dubbio e chiede consigli è di valutare il grado di passione che ha per la fotografia, un appassionato infatti risentirà poco dei maggiori pesi di un sistema tradizionale mentre un fotografo occasionale beneficerà dei pesi ridotti delle nuove reflex senza specchio.

Fondamentale è prenderle in mano, mi raccomando solo di paragonare i due corpi a parità di obiettivo, spesso infatti le nuove macchine vengono proposte con lenti fisse per mantenere la compattezza o con zoom poco luminosi, attenti quindi a non cadere nei tranelli del marketing che potrebbe immettere falsi miti nel mercato.

Se io dovessi oggi lanciarmi nel mondo delle nuove reflex senza specchio sceglierei come riferimenti la Sony nex-7 oppure la Olympus E-P3, due cavalli di razza nel panorama delle piccole macchine fotografiche dal sensore grande ma questo è solo un consiglio, poi ognuno valuta anche in base alle proprie possibilità economiche.

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