venerdì 18 gennaio 2013

Manico o mezzo fotografico?

Su Facebook ho letto la seguente frase :” Una sera andai a cena da una conoscente, per caso avevo dietro alcune mie fotografie, le feci vedere e lei esclamò che erano stupende e che sicuramente erano state fatte con una buonissima macchina fotografica. Al momento d’andare via nel salutare le dissi che la cena era stata ottima e le feci i complimenti per la padella che aveva usato che sicuramente era di tipo professionale”.

Di suo è una frase semplice ma ha un significato amaro perché rappresenta la percezione della fotografia che la maggior parte delle persone ha e che si è spostata dalla bravura del fotografo al mezzo usato per lo scatto.

È abbastanza triste constatare come sia caduta in basso la reputazione del fotografo, da professionista e alle volte anche artista è stato ridotto ad operaio (senza offesa per gli operai) che usa uno strumento e che a lui affida il risultato finale.

Io sono cresciuto con la convinzione che a fare la differenza è l’occhio, non la macchina fotografica usata e nell’era della pellicola effettivamente funzionava così perché la pellicola non permetteva errori o imbrogli che invece con il digitale sono alla portata di tutti.

Oggi si dice tranquillamente  che se fai uno scatto sbagliato è un errore, se ne fai 100 diventa una mostra personale ed è vero, foto discutibili vengono spacciate per artistiche solo per coprire l’incompetenza del fotografo.

Proprio in questi giorni di neve il giornale locale ha caricato nella sua versione online una foto emblematica, una stazione ferroviaria sotto il manto nevoso, scatto anche bello da vedere se a farlo fosse stato uno qualunque con un cellulare ma invece la foto era di un sedicente professionista ed i commenti erano tutti una lusinga ed un sussegguirsi di frasi che lodavano la bravura ed il fatto che si vedeva che era opera di attrezzatura seria. Ora…la prima cosa che a me è saltata agli occhi è stata il bilanciamento del bianco sbagliato con la neve color azzurrino, tipico errore da neofita che lascia il bilanciamento del bianco su automatico con la neve…e sarebbe lo scatto di un sedicente professionista? E ancor più grave tutti a lodarlo invece di fargli notare l’errore?

Credo che tutto si riassuma con l’aumentare dell’ignoranza fotografica che ha portato con se il digitale e la perdita di importanza che aveva un tempo il fotografo.

Forse sono io troppo pignolo, ma credo che nel mometno in cui una persona si fregia del titolo di professionista, in qualsiasi campo, a fare la differenza deve essere in primo luogo il suo sapere ed il suo modo di operare soprattutto in campi come quello fotografico dove per essere un professionista basta aprire partita IVA e farsi pagare per lavori spesso mediocri.

 

 

 

 

1 commento:

  1. ..."tu che hai la macchina fotografica grossa..."
    quante volte ho preferito non commentare.

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