giovedì 20 ottobre 2016

Olympus OM-D E-M5 Mark II Review-Recensione

E bene sì, dopo tante riflessioni, letture, confronti e valutazioni sono tornato al micro 4:3 prendendo la E-M5 Mark II assieme al nuovo Zuiko 14-150mm II, un Sigma Art 60mm f2.8 e lo Zuiko 25mm f1.8.
Oggi voglio parlare della macchina in particolare, in seguito parlerò delle ottiche.

CORPO

Stupisce subito, io ho scelto per la prima volta da quando sono passato al mondo digitale, un corpo argento e devo dire di esserne innamorato. Usavo la vecchia omd a pellicola con la stessa livrea e sembra di riaverla tra le mani, un aspetto da nostalgici ma anche il cuore vuole la sua parte.
Il solo corpo pesa 425 grammi, un peso che dalle dimensioni non ci si aspetterebbe ma che è dovuto all'uso del metallo per la costruzione e che trasmette una bella sensazione di solidità.
Finalmente è stata implementata la tropicalizzazione, so bene che per molti è un fattore secondario ma l'elettronica è molto fragile e preservarla da umidità e gelo oltre cha dalla polvere concorre a far durare più a lungo la macchina stessa.

ERGONOMIA

L'impugnatura è finalmente decente, avevo la E-M5 prima versione e dopo averla usata per un anno avevo dovuto separarmene proprio perché l'ergonomia a lungo andare stancava, soprattutto montando gli zoom  mentre lavorando con fissi leggeri poteva anche andare bene.
La E-M5 Mark II ha aumentato leggermente le dimensioni generali e reso più grossa la parte destinata all'impugnatura permettendo di fatto un utilizzo migliore per le lunghe sessioni fotografiche.
Un plauso va fatto anche per il fatto d'aver abbondato con ghiere e pulsanti liberamente settabili che permettono di scegliere le impostazioni a seconda dei propri gusti. Di sicuro è una scelta che potrebbe spiazzare all'inizio chi non è abituato a "scegliere" ma vi assicuro che dopo un paio di ore di utilizzo poter impostare tutto a proprio piacimento diventa una cosa irrinunciabile.
Mi piace anche come è stata rivista la calotta superiore ora più armoniosa rispetto a quella precedente che sembrava un cappello un po' mal messo in testa al corpo macchina.
Altro fatto che mi ha fatto tornare alla OMD è lo schermo posteriore finalmente snodabile in tutte le direzioni, quello precedente e anche quello della E-M1 non mi piacevano, forse perché abituato bene con la E-5 e il suo schermo snodabile fin dai tempi del 4:3.

SENSORE

Il sensore che per molti è lo stesso di 3 anni fa vi assicuro che non lo è affatto, avere la stessa risoluzione non vuole dire che l'elettronica che ci sta dietro non si è evoluta oltre ad essere passati a un ben più recente processore di immagine che garantisce ottime immagini fino a 3200 iso, valore che reputo massimo per un uso normale della fotografia ma chi mi segue sa che sono allergico alla corsa agli alti iso.
Rispetto alla E-M1 continua ad essere assente la doppia messa a fuoco e quindi non abbiamo quella a rilevamento di fase ma è anche una cosa logica, con l'annuncio della E-M1 Mark II e del suo sensore nuovo e molto performante proprio sulla messa a fuoco continua ci doveva essere questa differenza per rendere ben chiari gli utilizzi finali.
Una bella trovata è la possibilità di scattare foto ad altissima risoluzione grazie allo spostamento del sensore, questo sistema è utilizzabile solo utilizzando il cavalletto e con soggetti immobili e per me che fotografo prevalentemente paesaggi è una manna dal cielo questo sistema.

FLASH

Altra bella evoluzione è il nuovo flash esterno in dotazione, una unità dalla potenza giusta ma che trova nella tropicalizzazione e nella snodabilità un plus importante potendo fare scatti usando la luce di rimbalzo ed anche esteticamente si sposa meglio al design del corpo rispetto a quello fornito con la E-M5 prima versione.
So che per molti il design può sembrare irrilevante ma in realtà non è così, un oggetto lo si usa con maggiore piacere se è anche bello, se ci spinge a tenerlo in mano, per alcuni ad esempio è più importante ostentare qualcosa di mastodontico come un corpo full frame abbinato a un cannone, sono piaceri psicologici soggettivi ma sempre presenti.

BATTERY GRIP

Della E-M5 Mark II non mi piace il battery grip, utile sia chiaro, ma per me mal plasmato rispetto al corpo tanto che ho scelto un grip alternativo che però si sposa meglio al corpo macchina, ne farò un post specifico comunque.
La batteria poteva essere meglio, per esempio la nuova E-M1 Mark II adotterà un nuovo tipo più capiente, si poteva implementare già nella E-M5 II ma probabilmente lo faranno alla prossima versione.

MIRINO

Quando meditavo su un nuovo corpo macchina ero molto combattuto tra la E-M5 Mark II e la Pen-F, due filosofie diverse, due stili diversi e due anime diverse ma ambedue dotate di grande fascino e personalità. Tenendole in mano entrambe però ho capito che per me, per il mio modo di approcciarmi allo scatto già il fatto di avere un mirino centrale e non laterale cambia molto. Io inquadro con l'occhio sinistro ma tengo aperto contemporaneamente anche il destro per osservare la scena e con la Pen-F mi era impossibile per la posizione del mirino, piccolezze superabili sicuramente ma ripeto da sempre che fotografare deve essere principalmente un piacere e un atto naturale, istintivo, se ci si inizia a adattare già nel momento dell'inquadratura non potrà mai esserci vero divertimento e vero amore con un corpo macchina.
Proprio il mirino è un altro bel salto in avanti rispetto al primo modello, qua abbiamo il doppio di risoluzione e un ingrandimento in grado di soddisfare anche i palati fini. Personalmente continuo a preferire la visione diretta attraverso un pentaprisma ma è indubbio il vantaggio di poter scattare vedendo in diretta quello che sarà il risultato finale. Nel caso della E-M5 II io uso scattare usando solo il mirino e lasciando chiuso lo schermo destinando l'uso di quest'ultimo ai video e alle macro.

VIDEO

Sul  lato video c'è stato finalmente uno step evolutivo importante!
Olympus non ha mai avuto un grande interesse verso questo settore ma ora si è svegliata e lo ha fatto veramente bene. I settaggi per gli amanti dei video sono molti, ci sono effetti applicabili già in camera e troviamo anche una entrata audio per il microfono veramente utile perché anche se la macchina di suo registra in formato stereo è pur sempre vero che una unità esterna di qualità regala tutt'altro suono. Io non sono un esperto dei video, anzi, sono un neofita e mi sto avvicinando a questo mondo per supportare la mia compagna e il suo canale  su YouTube ma dalle prime prove che ho fatto devo dire di essere rimasto piacevolmente sorpreso non solo dalla qualità del file ma anche dall'efficacia della stabilizzazione del sensore in fase di ripresa.

CONCLUSIONI

Per ora ho fatto una carrellata di ciò che si vede e si trova in questa macchina fotografica, in seguito ho intenzione di andare a vedere singoli aspetti, postare prove sul campo e altro.
Di sicuro è una macchina che non deluderà i fotografi, non è perfetta ma è quanto di meglio si possa desiderare in un corpo così compatto e solido allo stesso tempo. Posso sicuramente dire che l'accoppiata E-M5 Mark 2 e Zuiko 14-150 II è ottima per le escursioni e le vacanze e con l'aggiunta di un paio di fissi luminosi si può stare tranquilli senza rinunciare alla qualità.

























Nessun commento:

Posta un commento