Dpreview mi sta stupendo ultimamente, per anni ha
bersagliato i prodotti Olympus definendoli non all’altezza dei rivali e
ponendoli sempre in croce per l’alto rumore ad iso elevati mentre ora giudica
la em5 e la em1 come le migliori macchine nella propria fascia di utilizzo tra
le mirrorless.
Ora, che Olympus soffrisse agli alti iso era vero
ma molti, me compreso, reputavano questo aspetto secondario visti i molti altri
vantaggi offerti dal sistema.
Oggi dpreview ha cambiato rotta ponendo in risalto
la migliore gestione degli iso dovuta ai nuovi sensori e ai nuovi processori.
Ovviamente sono felice che Olympus finalmente
sieda sul trono che le compete anche perché in molti reputano dpreview la
bibbia on line e pendono dalle sue labbra per un acquisto ma non mi piace la
politica adottata. Un sito specializzato in fotografia e prodotti fotografici
non dovrebbe bocciare e sconsigliare per anni dei prodotti valutandone solo un aspetto
e rendendolo predominante rispetto a molti altri.
Non ho idea di quante volte nei forum di
fotografia mi sono sentito dire che il 4\3 era un sistema perdente per via del
rumore e giù a mettere i copia incolla di dpreview per avvallare tali tesi. Alla
fine mi ero stancato di rispondere ai teorici e avevo iniziato a postare foto,
chiedendo alle menti illuminate di stamparle e poi tornare a parlare di qualità
d’immagine.
Una cosa che ho notato però è come il giudizio di
quel sito sia cambiato nel momento in cui sono apparse le pubblicità della
serie Pen sul sito.
Qualcuno penserà che penso male ma alla fine chi
morde la mano del padrone che paga il cibo?
I miglioramenti di Olympus ci sono stati e sono
indubbi, quello che appare strano e toglie credibilità a dpreview è il fatto
che il cambio di rotta sul giudizio di un intero sistema sia avvenuto con
l’arrivo di quel sistema tra gli inserzionisti.
Purtroppo non è un problema solo di dpreview, è la
normalità nel mondo dell’editoria in cui articoli e pezzi vengono confezionati
se non per adulare gli inserzionasti quanto meno per non parlarne male.
Di sicuro altre case sono state più astute e
lungimiranti andando a sponsorizzare i siti di recensione più seguiti sul web
con le pubblicità assicurandosi un occhio di riguardo nelle valutazioni finali.
Ricordo i tempi della canon 400d, nel 2006, osannata per l’ottima gestione
degli iso da siti e riviste, furono quelli gli anni in cui si iniziava a vedere
materiale serio e alla portata di tutti nel mondo reflex digitale e furono
quelli gli anni in cui i marchi costruirono la propria fortuna.
Purtroppo Olympus ed il marketing non seppero
sfruttare la rete e le testate giornalistiche a suo tempo, puntarono sul
sistema e sul prodotto convinti che bastasse a persuadere la massa ma non
funziona così purtroppo ed in più il passaggio da pellicola a sensore rese
difficoltosa la scelta del sistema anche ai professionisti che si affidarono
alle recensioni per scegliere dove investire.
Personalmente ho sempre diffidato dei commenti e
dei giudizi finali sia delle riviste del settore che dei siti on line, l’idea
me la faccio da solo andando a scaricare le immagini da Flickr, leggendo i blog
ed i forum per tastare le sensazioni di chi una macchina la usa veramente ogni
giorno.
Bisogna dire addio ai siti specializzati?
No, non serve arrivare a tanto, basta capire le dinamiche che
li muovono e filtrare le informazioni che danno con senso critico e soprattutto
basandosi sulle proprie esperienze personali.
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