giovedì 30 luglio 2015

Perchè una "vecchia" Olympus e non una full frame?

In uno dei miei ultimi post raccontavo il ritorno alla Olympus e-5 dopo un paio di anni di astinenza dal sistema 4\3 e giustamente mi è stato chiesto perché non ho preferito passare a un corredo full frame usato.

Per prima cosa il corredo ottico, che è di gran lunga la cosa più importante quando si fotografa, ha fatto sì che la mia scelta fosse indirizzata al rimanere con quel sistema. Non era una cosa vincolante ovviamente, avrei potuto vendere anche le lenti, fare cassa e prendere altro ma cosa trovavo di pari luminosità e caratteristiche nel mondo full frame? A che prezzi?

Giustamente mi è stato scritto che tornavo a un sistema grande e pesante, verissimo, la e-5 non è sicuramente l’incarnazione della compattezza ma vediamo cosa offre nelle sue misure:

-ampio mirino ottico

-display da 3 pollici articolato

-doppia ghiera di controllo

-flash pop up

-sensore aggiuntivo per il bilanciamento del bianco (rarissimo)

-sensore per telecomando infrarosso ( utile )

-presa per sincro flash esterno

-presa per collegamento sincro pc

-tropicalizzazione ( le guarnizioni aumentano i volumi )

-secondo display lato impugnatura retro illuminato

-doppio slot di memoria

-stabilizzatore sul sensore

-sistema di pulizia del sensore Olympus

 

Insomma, di cose da mettere sul corpo Olympus ne aveva tante e quindi lo spazio, comunque ridotto rispetto a top full frame, serviva.

Avrei potuto puntare su una Pentax serie K più compatta ma con meno gadget utili e comunque con impugnatura minore e per quelle misure  sarei rimasto con la em1.

Oltre al corpo vanno considerate anche le lenti, salendo con la dimensione del sensore salgono anche le misure delle lenti a parità di copertura focale e luminosità e la sì che le differenze di pesi e ingombri emergono.

Certo la e-5 ha i suoi 5 anni sulle spalle a livello tecnologico, non pochi, ma sfido come sempre chiunque a distinguere una foto stampata fatta con una full frame ed una fatta con una macchina del sistema 4:3, test già effettuato in passato con impossibilità di distinguere la sorgente dello scatto.

Le lenti poi, il 7-14 che è equivalente ad un 14-28 sul full frame ancora oggi non ha uguali per contenimento delle distorsioni e delle aberrazioni e da solo può valere un corredo per foto in interni, un 14mm equivalente senza le distorsioni tipiche del fish eye con f4 costante e tropicalizzato non è uno scherzo da costruire ed il suo peso vicino al chilo lo dimostra.

Negli zoom poi c’è poca storia, se penso al 50-200swd 2.8-3.5 e mi guardo in giro vedo ben poco che gli tenga testa per dimensioni, luminosità, pesi e costo nel full frame, aggiungendo poi il moltiplicatore 1.4 non c’è proprio storia.

Anche il sensore del full frame per me è sopravvalutato, è vero che ha maggiore latitudine di posa in laboratorio e minore rumore digitale ad alti iso ma…io vivo nella realtà, non salgo praticamente mai sopra i 1600 iso che la e-5 gestisce perfettamente e le poche volte che mi sono serviti i 3200 iso non ho avuto problemi di sorta gestendo in modo corretto l’esposizione in fase di scatto.

In passato ho potuto assaggiare il full frame con macchine prestate da amici senza mai trovarci nulla di straordinario per il mio modo di fotografare senza nulla togliere che magari per chi fa ritrattistica può essere un vantaggio poter avere un sensore full frame al proprio servizio.

Sia chiaro che non è una crociata la mia, parlo da utente normale che mira al meglio per quelle che sono le proprie esigenze, le proprie possibilità e il proprio corredo già in uso.

Un utente Pentax nelle mie condizioni avrebbe magari mirato a una K5 per dire.

Un discorso a parte lo farei sulla tropicalizzazione, essendo emerso in altra discussione. È vero che ben poche persone fotografano nella foresta tropicale o comunque sotto la pioggia ma la tropicalizzazione non serve solo a questo. Un corpo sigillato blocca la polvere, la sabbia, preserva l’otturatore, il sensore di messa a fuoco e il mirino. In passato avevo una e-520, bella macchina ma dopo qualche mese di utilizzo ecco un pelo all’interno del mirino e relativo giramento di scatole e poi, in montagna sulla neve partita elettronica per qualche goccia di acqua arrivata all’interno mentre la usavo con i guanti. Della sabbia non parliamone, un solo granello all’interno del corpo e si dice addio a tutto il meccanismo dell’otturatore. La tropicalizzazione in tal senso vale anche per le lenti, se c’è una cosa che odio è la polvere all’interno delle lenti e solo quelle tropicalizzate ne sono praticamente esenti, le altre, soprattutto gli zoom con lunga escursione creano effetti stantuffo che risucchiano letteralmente dentro di tutto spingendolo poi nel corpo.

Conosco professionisti che “ancora oggi” fanno foto con la e-1 e i suoi 5Mp senza grossi problemi e parlo di professionisti che campano di fotografia. Allo stesso modo conosco amatori che non hanno mai cambiato corpo e non si sono mai staccati dalla lente in kit e vivono sereni.

Esigenze diverse, stili fotografici diversi.

Di sicuro non è l’età della macchina a determinare la bontà dell’inquadratura o la grandezza del sensore a sancire se uno scatto è bello o no. Il termine corredo fotografico indica anche questo, le apparecchiature sono a corredo della fotografia e complemento del fotografo, trova quello giusto e vivrai felice per anni, incappa in quello sbagliato e sarà come vestire mutande strette seppur di marca e di buon tessuto.

 

 

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