venerdì 28 ottobre 2011

Minimalismo fotografico




Il minimalismo fotografico è una corrente di pensiero riesumata dalla pellicola che va di moda ultimamente anche con il digitale.
In cosa consiste?
Già il nome dice molto, minimalismo, in un mondo ultra tecnologico dominato da macchine fotografiche che ormai quasi si sostituiscono al fotografo molti si chiedono se non sia il caso di fare un passo in dietro e riscoprire l’essenza della fotografia. Il minimalista non cerca l’ultima macchina uscita o, se la possiede, cerca di non usare le funzioni che essa offre ma che vanno a denaturare la fotografia come ad esempio i filtri creativi e, nel caso più esasperato anche l’auto focus. Un minimalista sente il bisogno di ritornare alle origini, alla macchina fotografica vista come involucro ed un obiettivo attraverso cui far passare la luce per imprimere l’immagine sul sensore, il resto è di troppo perché svia l’attenzione, porta alla pigrizia e smette di far ragionare il cervello.
In parte mi trovo d’accordo con questa corrente di pensiero, oggi vedo molti scattare foto a raffica ripescando poi tra le tante lo scatto venuto bene ma ha senso? Un fotografo dovrebbe essere un cecchino, dovrebbe fare centro ad ogni colpo e sapere prima come sarà la foto ma è difficile, ci vuole pazienza, bisogna conoscere la macchina fotografica e la luce e oggi pochi hanno tempo e voglia di farlo.
Come per tutte le cose gli eccessi non vanno bene a mio avviso, molte evoluzioni e funzioni dei corpi macchina sono effettivamente una manna dal cielo per chi fotografa e sarebbe assurdo rinunciarvi per abbracciare un minimalismo integralista. Conosco persone che non utilizzano neanche il flash reputandolo un orpello oppure persone che non vogliono sentir parlare di stabilizzatore di immagine. Ritengo tutto questo stupido, una cosa è non abusare di qualcosa, diverso è rifiutarlo categoricamente.
Un fotografo dovrebbe agire per gradi, farsi le ossa da minimalista, per conoscere la vera fotografia, fatta di poche cose e tante idee e poi, una volta acquisite le conoscenze e la tecnica evolvere piano piano sfruttando al meglio ciò che il progresso gli mette in mano.
Il minimalista secondo alcuni dovrebbe avere un corpo macchina spartano, usare solo il mirino ottico e un obiettivo con focale equivalente a 50mm, tutto ciò a detta loro dovrebbe bastare.
Forse è vero, anche io ho fotografato per molto tempo usando un corpo macchina micro 4\3 con su solo un 50mm equivalente fisso e mi ci divertivo molto ma è anche vero che ho perso moltissime fotografie e moltissime possibilità espressive così.
Vale la pena abbracciare un movimento come il minimalismo fotografico? Sicuramente sì per farsi le ossa e per gettare le basi delle proprie conoscenze fotografiche, poi però è anche giusto utilizzare ciò che la tecnologia ci mette a disposizione, tanto chi sa fotografare non abuserà mai di filtri ed effetti particolari che, nella maggior parte dei casi, servono solo a camuffare pessime fotografie.

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