martedì 4 ottobre 2011

Nikon : la bravura del fotografo è proporzionata all'attrezzatura che utilizza

Nikon di recente ha fatto una affermazione, di cui si è prontamente scusata sostenendo che la bravura di un fotografo si misura in base all’attrezzatura che utilizza.

Personalmente ritengo che la frase sia stata strumentalizzata e che il reale senso fosse che migliore è l’attrezzatura e migliori possono venire gli scatti ma in qualunque caso credo che Nikon abbia semplicemente colto quello che oggi è il pensiero comune.

Ricordo perfettamente quando c’era la pellicola, allora le tipologie di fotografi erano facilmente identificabili dal tipo di macchina che utilizzavano, i fotografi saltuari avevano le compatte, gli amatori le reflex con qualche ottica di basso costo ed i professionisti le reflex con ottiche eccelse.

Oggi ci troviamo davanti ad una massa di utilizzatori di macchine reflex che appartengono ad ogni categoria perché il tenore di vita è aumentato, ci si possono permettere determinate spese e soprattutto la gente è convinta che una reflex da sola basti a fare belle foto.

La realtà ovviamente è ben diversa, una reflex non fa belle foto da sola, anzi, rende ancora più evidenti gli errori e le incapacità di chi le usa ma i luoghi comuni sono duri a morire, soprattutto quando per anni, per spingere le vendite, i marchi come Nikon e Canon si sono prodigati di divulgare questo concetto sbagliato pur vendere.

Se andate in un centro commerciale ad esempio e chiedete ad un inserviente una macchina ponendo come prezzo massimo 600 euro lui vi proporrà subito una reflex entry level con un ottica buia pur di spennarvi fino all’ultimo centesimo mentre magari a voi sarebbe bastata una compatta evoluta.

Non sarebbe più giusto informarsi dell’uso e delle conoscenze dell’acquirente prima di proporre un acquisto?

Questo sarebbe eticamente corretto ma finanziariamente svantaggioso per chi vende ma sarebbe anche il giusto metro di valutazione per saper riconoscere un bravo venditore di macchine fotografiche da un pescivendolo.

Purtroppo Nikon ha detto chiaramente quello che pensa e ciò non paga mai, ma i clienti dimenticano alla svelta per sua fortuna e molti, pensando che abbia ragione, passeranno a qualcosa di più professionale con la speranza di diventare più bravi.

Io da canto mio ho sempre apprezzato Olympus perché nel suo piccolo si è sempre focalizzata su quelli che sono i reali interessi del fotografo, è stata la prima a decretare lo stop nella corsa alla risoluzione dei sensori  per concentrarsi sulla qualità dell’immagine, è stata la prima dedicarsi alla costruzione di lenti telecentriche specifiche per il mondo digitale, è stata la prima a capire che la polvere poteva nuocere alla qualità degli scatti brevettando il miglior filtro anti polvere sul mercato ed è stata la prima a capire che gli utenti vogliono poter utilizzare il monitor per fotografare e non solo il mirino ottico.

Di tutte queste innovazioni Olympus è stata pioniera e gli altri hanno seguito a distanza raccogliendo i frutti però grazie al loro approccio al mercato, più votato ai grandi numeri che alla pura qualità.

Io mi rendo conto di come la gente percepisce oggi il fotografo, se mi presento con un obiettivo di piccole dimensioni nessuno mi considera, se mi presento invece con un “cannone” montato sulla macchina tutti  mi reputano un professionista che sa fare belle foto…ma sono sempre io. Ormai il cliente o chi guarda una fotografia vuole sapere non la tecnica, non l’esperienza maturata ma l’attrezzatura usata per lo scatto come se essa rappresentasse la creatrice di un eventuale bella foto.

Tutto questo è svilente, un fotografo che si reputi tale si sente mortificato, sarebbe come valutare un pittore dalla marca di pennelli che usa e non dal quadro che ha creato.

Io mi rendo conto che ormai cambiare questo tipo di mentalità è impossibile, in un mondo di persone che fotografa con il cellulare le proprie vacanze manca la possibilità di parlare di qualità e di tecnica e rimane solamente l’attrezzatura a distinguere chi fotografa per passione vera e chi lo fa per passare il tempo.

Nikon probabilmente ha sbagliato concetto, in realtà oggi secondo me la bravura di un fotografo è proporzionata all’ignoranza di chi guarda la foto e tutto questo al sottoscritto infonde molta tristezza.

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