Da qualche giorno sto saggiando il nuovo corredo fotografico composto dalle ottiche Panasonic 12-35 2.8 e 35-100
Per prima cosa devo dire che pesi ed ingombri con questo corredo sono ridotti ai minimi termini, una borsetta per tenere la lente non in uso e via senza pensieri con una praticità che con il mio vecchio corredo 4\3 era impensabile.
L’ergonomia è buona con entrambe le lenti anche se si vede che sono state disegnate attorno alla GH3 e quindi avrebbero bisogno di un corpo un pelo più grosso di quello della OMD ma comunque con l’impugnatura aggiuntiva si riesce a raggiungere un bon bilanciamento e la presa risulta ben salda soprattutto con il 35-100.
La velocità di messa a fuoco è per queste lenti a buonissimi livelli, praticamente istantanea, fanno meglio solo i fissi Zuiko di ultima generazione ma parliamo di millesimi di secondo che non influiscono con l’uso pratico e sulla E-P5 dovrebbero andare ancora meglio visto che integra un nuovo e più efficiente algoritmo di messa a fuoco (che spero venga implementato nella OMD al prossimo aggiornamento).
Personalmente ho disattivato lo stabilizzatore del corpo macchina ed uso solo se necessario quello della lente perché molto più pratico e veloce da attivare senza passare per i menù della macchina e comunque molto valido dal punto di vista della stabilizzazione, questo accorgimento permette di preservare la durata della batteria e di ottenere la stabilizzazione dell’immagine nel mirino senza dover appena abilitare questa ulteriore funzione prevista anche usando lo stabilizzatore del corpo macchina.
Il 12-35 si presenta come la lente tutto fare da tenere sempre attaccata quando si fa una uscita fotografica, permette infatti di gestire i panorami, i ritratti e comunque 70mm equivalenti rappresentano un ingrandimento soddisfaciente per la maggior parte delle foto. La lente è compatta, si allunga di
Sia il 12-35 che il 35-
Un neo della OMD è il fatto di avere un otturatore che lavora al massimo a 1\4000 di secondo, cosa che in caso di piena luce può impedire di usare il diaframma a tutta apertura costringendo a chiuderlo, un vero peccato, sulla nuova E-P5 l’otturatore va a 1\8000, velocità adeguata a gestire in tutte le situazione una lente luminosa senza problemi.
Non ho testato la tropicalizzazione delle lenti ma dalla qualità costruttiva di ottimo livello deduco che non ci saranno problemi a scattare sotto la pioggia, entrambe presentano un bel barilotto in metallo così come in metallo è l’attacco degli obiettivi, due fattori che ne assicurano la durata nel tempo.
Entrambe le lenti arrivano dotate di paraluce e sacchetto di trasporto, dotazione completa quinti a differenza degli Zuiko che con il passaggio al micro si sono dimenticati per strada questi gadget a mio avviso utili.
Anche se il tempo per fare foto è poco ultimamente per adesso posso dirmi più che soddisfatto dei miei acquisti e non rimpiango ne il 9-18mm ne il 14-150 che ho venduto per fare cassa.
I prezzi…punto per molti dolente ma che sono di molto inferiori a quelli dei concorrenti Canon e Nikon di pari focali e luminosità sono stati i seguenti:
- per il Panasonic 12-35mm f2.8 850 euro
- per il Panasonic 35-100mm f2.8 1.100 euro
Il prezzo del 12-35 è stato basso perché acquistato presso Fordigit.com che ha sede a San Marino, l’indirizzo esatto è www.fordigit.com , tempi di spedizioni rispettati e devo anche fare un plauso alla cortesia dello staff, ero preoccupato di dover pagare qualche spesa doganale ma tra San Marino e l’Italia non sono previste e la spedizione avviene con corriere espresso assicurato.
Il 35-100 invece l’ho preso in negozio qua a Trieste con piccolo sconto.
A breve inizierò a postare i risultati fotografici di queste due lenti sperando di riuscire a fare foto un po’ in tutte le situazioni di luce possibile che si possono incontrare nell’uso normale di ogni giorno.
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