La casa olympica ha da poco presentato la nuova ammiraglia della serie Pen arrivata alla sua quarta generazione ( il numero 4 si salta perché porta male in Giappone ) e finalmente ha sfornato quella che a mio avviso sarebbe dovuta essere
Il corpo è in metallo, le linee ricordano perfettamente la mitica serie Pen a pellicola, ci sono due rotelle per le impostazioni di uso più comune e una levetta che permette di impostare altre due funzioni alle stesse così da ottimizzare gli spazi senza sacrificare la versatilità.
Oltre a cià
Tutto questo ben di dio è condito con un monitor basculante touch ( non amoled ) e dal collegamento WiFi per scaricare le foto sullo smartphone o sul pc senza cavi, da notare anche il fatto che proprio per smartphone è disponibile una applicazione che permette non solo di comandare a distanza la macchina ma anche di inquadrare tramite il monitor del cellulare, chicca che piacerà a chi fa foto naturalistiche e vuole comandarla a distanza senza disturbare i soggetti.
Il corpo è in metallo, non tropicalizzato e manca il mirino elettronico, due peculiarità che la contraddistinguono dalla serie OMD ma proprio con la E-P5 è stato presentato un nuovo mirino con schermo ad alta risoluzione prodotto da Epson che grazie a tempi di refresh elevati e alta densità dei pixel riesce a gareggiare con molti mirini ottici montati sulle reflex classiche.
Sicuramente è una bella macchina, presentata in colore nero, argento e bianco sarà in vendita da giugno si spera ad un prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno agli 800 euro per il solo corpo, un prezzo in linea con la qualità e quantità di chicche presenti.
A chi si rivolge? A tutti coloro che amano le linee classiche e non hanno bisogno di tropicalizzazione e mirino elettronico, spero solo di trovare a breve sulla prossima OMD tutto ciò che è presente su questa E-P5 altrimenti Olympus commetterebbe un brutto passo falso nei confronti dei propri clienti semi professionisti e professionisti che le hanno dato fiducia in questo nuovo segmento di mercato.
Nessun commento:
Posta un commento