giovedì 29 dicembre 2011

Evoluzione della tecnologia e involuzione del fotografo

E' incredibile l'evoluzione che la fotografia ha avuto nell'ultimo decennio ed i cambiamenti che ha portato nella società di conseguenza.  
Una volta c'era la pellicola, le fotografie erano un bene prezioso sia per i momenti che immortalavano sia per il prezzo che bisognava pagare per averlo, dal rullino alla stampa. 
Esistevano fondamentalmente due categorie di utenti, i professionisti che possedevano le reflex con delle buone lenti e gli altri che utilizzavano le usa e getta o le compatte con ottica fissa o zoom. 
Oggi il mercato si è molto diversificato, alle usa e getta si sono sostituiti i cellulari che, in buone condizioni di luce, offrono una qualità anche dignitosa a livello fotografico. I professionisti sono rimasti tali ed utilizzano corpi di fascia alta e lenti di ottima qualità. Quello che si è creato è un mercato intermedio estremamente variegato a cui le case produttrici hanno cercato di offrire ogni tipologia di macchine immaginabili. Si va dagli acquirenti di macchine super compatte da tenere nel taschino della giacca a quelli che vogliono uno zoom che possa riprendere un alieno sulla Luna, ci sono quelli che vogliono un carro armato resistente a tutto ma compatto e quelli che vogliono una macchina di qualità elevata a scapito delle dimensioni. A tutte queste richieste i produttori hanno dato una opzione appetibile e tutto sommato valida ma forse si è perso il senso della fotografia. 
Personalmente ho testato con mano almeno il 90% dei prodotti usciti sul mercato, provando le varie marche e tipologie di macchine fotografiche approdando poi a quelle che soddisfavano maggiormente le mie esigenze di fotografo. 
Una cosa in questo mio percorso di sperimentazione l'ho capita però, la macchina può esaltare il lavoro del fotografo, può permettergli di catturare ciò che vuole e soprattutto come vuole ma non può sostituire l'occhio umano. Alla fine ciò che conta è chi sta dietro il mirino più che lo strumento di ripresa. 
Oggi assistiamo all'ennesima rivoluzione fotografica, prima abbiamo sostituito la pellicola con i sensori, oggi togliamo gli specchi dalle reflex e Fuji ha già pronti per il 2012 dei nuovi sensori organici che promettono meraviglie. 
Ma la tecnica?
Ho accompagnato la mia ragazza ad un corso di fotografia l'anno scorso e mi sono ritrovato un ventenne come insegnante, uno che fotografava da un paio d'anni e che è riuscito a dire una valanga di inesattezze durante il corso da far paura eppure chi ha partecipato lo ha ritenuto un buon insegnante fidandosi di ciò che gli raccontava.
Già dobbiamo assistere ad un impoverimento culturale in generale con i vari Volo che scrivono libri fatti di pensierini sgrammaticati ed ora dobbiamo subire un crollo culturale anche nella tecnica...dove finiremo?
La tecnologia può far evolvere le macchine fotografiche ma se nel contempo i fotografi diventano ignoranti il risultato quale sarà?
Non riesco a concepire le tante persone che conosco e che si comprano delle reflex senza sapere neanche cosa sia il diaframma, la luminosità dell'ottica che montano sul corpo e, ancor peggio, il fatto che esiste un fattore di moltiplicazione e credono che la lente che hanno su corrisponde ai millimetri scritti sul barilotto. 
Il dramma poi si conclude quando cerco di spiegare loro le basi e quasi si offendono, si sentono sminuiti e alla fine agiscono di iniziativa comprando prodotti scadenti ma dai grandi numeri scritti sulle confezioni.
Forse era questo lo scopo delle aziende fin dall'inizio, impoverire culturalmente le persone per poter poi rifilare sul mercato delle schifezze spacciandole per ottimi prodotti addescando clienti sprovveduti.
Una cosa è certa, più sale la qualità dei prodotti e più calano le conoscenze di chi li usa e non solo in fotografia, basta pensare alle automobili che oggi fanno quasi tutto da sole ai vari Iphone utilizzabili anche da un bambino di 4 anni.
La tecnologia dovrebbe migliorare la nostra vita e non dovrebbe comportare un arretramento culturale e conoscitivo come conseguenza.

1 commento:

  1. Concordo perfettamente. Purtoppo tutto è diventato facile, troppo facile. Proprio per questo recentemente ho acquistato una telemetro anni '70 (una yashica electro 35) per ripartire dalle basi; dal diaframma, l'esposizione corretta, la cura nella composizione, l'emozione nell'attesa dello sviluppo..etc..ti farò sapere che ne verrà fuori. Magari nulla, ma mi servirà di lezione sicuramente.

    ps. grazie del commento! seguo anche te :)

    Mattia

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