lunedì 26 dicembre 2011

Tarare l'obiettivo della reflex



Oggi sono uscito a fare qualche foto con il 12-60swd da poco rientrato a casa e già mentre controllavo le foto sullo schermo della E-5 mi ero accorto che qualcosa non andava, in tele tutto ok, solita proverbiale nitidezza ma in grandangolo no, totale mancanza di messa a fuoco sul punto desiderato.
Ok, nessun allarmismo, sono rientrato a casa e mi sono armato di pazienza per tarare la lente sul corpo macchina, come si fa questa operazione?
Il tutto è molto semplice, si prende il cavalletto, ci si piazza sopra la macchina fotografica, si sceglie un soggetto e si fa un primo scatto di prova senza nessuna modifica per avere un punto di partenza come riferimento.
Fatto questo primo scatto bisogna andare nelle impostazioni della macchina e scegliere la regolazione fine della lente, con Olympus si può eseguire su ogni singola lente e per ogni lente sia in posizione teleobiettivo che grandangolare potendo di volta in volta scegliere quale punto della messa a fuoco tarare.
La parte noiosa di tutta l'operazione risiede nel fare 40 scatti che vanno da una scala da -20 a +20, andare al pc a rivederli e scegliere quello che riteniamo essere il migliore, mettiamo lo scatto numero 30, che partendo dal valore -20 rappresenta il valore +10 nella nostra scala. A questo punto basterà ritornare alla fotocamera ed impostare il valore scelto che poi rimarrà memorizzato e varrà in modo univoco per la singola lente identificata dal sul seriale.
Ma perchè alle volte si devono tarare le lenti? Bè è semplice a dire il vero, le fabbriche hanno dei valori di riferimento per valutare la giusta regolazione di una sensore e degli obiettivi e di solito questa scala va da -4 a +4 ed entro questo range per i produttori sia i sensori che le lenti sono ritenuti esenti da difetti di fabbricazione. L'intoppo avviene quando un sensore tarato a -4 (valore teorico ovviamente) viene a trovarsi in combinazione con una lente diciamo +4 e ovviamente con una differenza di ben 8 punti in caso di utilizzo di lenti luminose e quindi dalla ridotta profondità di campo si noterebbe la non corretta messa a fuoco del soggetto.
Il bello è che oggi i corpi di un certo livello permettono di porre rimedio a questi problemi senza dover per forza ricorrere all'assistenza, fatto quest'ultimo che oltretutto non garantisce la risoluzione del problema visto che ogni lente andrebbe tarata per un singolo corpo e molti preferiscono mandare solo le ottiche in assistenza che il più delle volte ritornano senza modifiche perchè rientrano nel range di cui ho parlato prima senza essere considerate difettose.

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