Una lente che nel mio corredo era sempre mancata ma che avevo spesso desiderato sperimentare era la fish eye, occhio di pesce, un grandangolo esagerato che copre 180° di visuale dando nel contempo una tipica visione a sfera peculiare di questa classe di lenti.
Purtroppo in ambito Olympus-Panasonic i fish sono sempre costati un patrimonio se si considera la particolarità della lente ed il fatto che non la si userà spesso ma solo per foto pensate e progettate.
Per fortuna in nostro aiuto è venuta la Samyang, azienda che si è fatta conoscere per la bontà dei propri vetri e i prezzi contenuti dovuti anche al fatto che le ottiche non hanno elettronica, funzionano con le ghiere manuali e non comunicano quindi con il corpo. Nel mio caso la lente ha garanzia ufficiale FOWA, acquistata quindi da rivenditore italiano a un prezzo più che onesto, nella confezione oltre alla lente corredata di paraluce tipico dei fish circolari ci sono i tappi anteriore e posteriore e una sacca morbida di buona fattura.
La mancanza di elettronica potrebbe essere un problema in molti casi ma non con un 7.5mm, qua basta impostare la messa a fuoco su infinito, il diaframma su 4.5 e si avrà tutto a fuoco senza problemi.
La lente è molto compatta e appare addirittura piccola sul corpo della EM1 ma è molto ben costruita, struttura in metallo, ghiere precise, insomma una bella lente.
Di seguito alcune foto della lente assieme al corpo:
Ora invece due scatti per comprendere il campo inquadrato, il primo a 12mm, il secondo con il Samyang 7.5mm:
Questa non è una lente per elementi architettonici ovviamente, ameno che non si ricerchino particolari effetti perchè distorce parecchio le linee orizzontali e verticali ma per i paesaggi è una favola a patto di saperla usare, nei prossimi giorni aggiungerò qualche panorama ripreso con questo fish.
AGGIORNAMENTO CON NUOVI SCATTI:
Mi chiamo Thomas Lucchetti e vivo a Trieste, una piccola ma affascinante città italiana e la mia passione più grande è la fotografia. Ho iniziato quando per la comunione mi regalarono una compatta a pellicola della Kodak per poi passare alla reflex e, dal 2000 iniziai a usare attrezzatura digitale. Nel mio curriculum ho diverse esposizioni a Firenze e Trieste, ho eseguito diversi book fotografici per aspiranti modelle e immortalato matrimoni e battesimi.
mercoledì 20 agosto 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento