lunedì 31 gennaio 2011

Animali selvatici

Per fotografare gli animali selvatici in primo luogo vi serve un buon tele, dai 300mm in su, serve che sia luminoso e che sia stabilizzato o lui o la macchina fotografica. Senza queste cose difficilmente potrete portare a casa foto soddisfacenti.

Gli animali selvatici sono diffidenti e si spaventano facilmente quindi bisogna fotografarli da lontano a meno che non siano abituati alla presenza dell’uomo quindi dovete sempre ricordarvi di muovervi in silenzio, anche se siete in più persone altrimenti scapperanno prima ancora che possiate vederli. Un esempio tipico sono i cerbiatti, hanno un udito molto sensibile e avvertono il vostro avvicinarsi fin da quando siete lontani quindi se volete fotografarli avete due possibilità, muovervi rapidamente ed in silenzio cercando di incrociarli oppure appostarvi ed aspettare che passino vicini ma dovete conoscere i sentieri che battono abitualmente.

Fate attenzione ai profumi, ai dopobarba ed ai deodoranti, sono odori molto forti e gli animali selvatici li sentono e ne stanno alla larga.

Cercate sempre di uscire in giornate soleggiate perché i tempi dello scatto devono essere molto rapidi e se necessario impostate manualmente gli iso su valori medio-alti in caso di luce scarsa così da avere sempre tempi brevi. Questo accorgimento vi permetterà anche di evitare il micro-mosso dovuto al vostro tremolio che con obiettivi con lunghezza focale spinta viene notevolmente amplificato.

Io quando vado in bosco mi porto il minimo indispensabile a livello di attrezzatura, solitamente solo la macchina fotografica con già su il teleobiettivo, una batteria di scorta ed un panno per pulire la lente, tutto il resto è solo ingombro inutile che oltre a rallentare la marcia rischia anche di fare inutile rumore.

Un dettaglio spesso trascurato, che riguarda più i maschi è la pipì…molti magari trovandosi in bosco ed avendone bisogno si mettono a fare la pipì liberamente…non c’è nulla di male ovviamente ma gli animali usano l’urina per marcare il territorio e fare la pipì vuole dire andare a segnalare la propria intrusione a qualsiasi animale di passaggio che se ne starà ben alla larga da noi o dal sentiero che abbiamo imboccato.

A proposito di sentieri evitate quelli belli larghi e trafficati, a parte qualche uccello avrete ben poche speranze di incrociare animali selvatici, scegliete quindi quelli piccoli, appena visibili perché molto probabilmente sono quelli usati proprio da cerbiatti o cinghiali quando si spostano. Osservate il terreno mentre camminate, gli escrementi sono sempre buoni indizi per capire se in zona c’è qualcosa da fotografare o no ed osservate anche se a terra vi sono segni evidenti per esempio di piccoli scavi perché i cinghiali riescono a fare anche delle belle buche in cerca di cibo.

Per la fotografia oltre a valutare la luce vi consiglio anche di impostare l’esposizione sul singolo punto centrale così come la messa a fuoco, eviterete in tal modo foto in cui il soggetto potrebbe essere male esposto perdendo magari uno scatto potenzialmente bello.

Non portatevi dietro cibo da spargere per attirare gli animali, le foto naturalistiche devono essere tali, potete farlo nei parchi per attirare i passeri ed i pettirossi ma in un bosco andrebbe solamente a rendere innaturale la fotografia.

Voglia di camminare, questa è fondamentale, non andate in bosco se non vi piace camminare per ore su e giù per i sentieri e non portatevi dietro delle lagne, le foto naturalistiche o si fanno da soli oppure in un gruppo ben affiatato che sa come muoversi e cosa vuole ottenere. Se vi portate dietro qualcuno che ha solo voglia di fare la scampagnata vi ritroverete probabilmente in un prato a fare merenda o si lamenterà continuamente facendovi perdere le “prede”.

La caccia fotografica si svolge esattamente come la caccia con i fucili con la differenza che gli animali invece di ammazzarli inutilmente li dovete fotografare, cosa a mio avviso ben più nobile e degna di nota.

 

 

 

 

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