venerdì 28 gennaio 2011

Ritratti

Che lunghezza focale utilizzare per i ritratti?

Dipende…perché ogni lunghezza focale porta con se delle peculiarità che nei ritratti vanno a modificare il soggetto.

Se usiamo un gendangolare per il ritratto, mettiamo un 28mm o meno, dovremo avvicinarci molto al soggetto per avere un primo piano e la lente andrà a deformare i lineamenti del viso tendendo ad arrotondare la persona. Questo tipo di lente è da bandire per ritratti a soggetti che magari sono un po’ in sovrapeso perché andrebbe ad esaltare ulteriormente questo aspetto fisico della persona mentre può risultare creativo se usato ad esempio con gli animali per conferire loro un aspetto “giocondo”.

Un medio tele, diciamo sui 100mm rappresenta di norma la lunghezza focale ideale per i ritratti perché non produce particolari deformazioni geometriche al volto del soggetto e consente di stare ad una distanza tale da permettere alla persona di rilassarsi maggiormente non avvertendo troppo pesantemente la presenza dell’obiettivo.

Dovete anche tenere conto del fatto che più lunga è la focale che usate e maggiore è lo stacco che ottenete tra il soggetto e lo sfondo e questo, unito a lenti molto luminose, permette di ottenere degli sfocati molto belli.

A proposito della luminosità della lente bisogna stare un po’ attenti, lenti luminose tipo f 2 o meno rendono sì uno sfocato maggiore ma si può incorrere facilmente a zone fuori fuoco anche sul volto del soggetto, per esempio potrete avere a fuoco gli occhi e non la punta del naso!

Per alcuni questo è un pregio, io lo trovo un difetto perché se faccio un ritratto voglio che sia leggibile tutto il volto ma è una questione soggettiva esattamente come io odio i ritratti che vanno di moda ora con le teste tagliate, semplicemente non li sopporto.

Fondamentali in un ritratto sono gli occhi, quelli DEVONO essere a fuoco quindi quando eseguite questo genere di scatto assicuratevi di puntare su di essi il punto di messa a fuoco.

Il motivo? Semplicemente perché sono la parte maggiormente espressiva del volto, con gli occhi le persone parlano, con lo sguardo raccontano chi sono a coloro che poi vedranno la foto.

Quando si eseguono ritratti, anche a persone che si conoscono, è fondamentale stabilire un rapporto, parlare, far rilassare la persona perché altrimenti davanti ad una macchina è facile fare le “facce” ed essere poco naturali.

Questo è uno dei motivi per cui è meglio scegliere delle lenti lunghe, per non stare addosso al soggetto e permettergli così di rilassarsi.

Con i bambini tutto è più complicato, solitamente si muovono e si agitano quindi fare lo scatto perfetto è difficile ed è meglio eseguirne molti per poi scremare quelli migliori in quanto il rischio di micro mosso è molto elevato e magari quelli che sembravano scatti riusciti in realtà non lo sono. La cosa migliore è farli giocare un po’ con la macchina fotografica, fargli rivedere qualche fotografia in modo che si abitui a quel cannone che gli state puntando addosso e non ne sia intimorito altrimenti avrete poche occasioni di fare delle foto spontanee perché i bimbi o si nascondono o iniziano a mettersi “in posa”.

Attenti anche alle luci, nei ritratti sono fondamentali per risaltare i dettagli o nasconderli, se per esempio avete davanti una ragazza giovane dovete evitare le zone d’ombra e far sì che la luce sia morbida, mai un flash diretto perché esalterebbe le piccole imperfezioni della pelle. Al contrario, se la persona è anziana e presenta molte rughe e volete esaltare questo particolare per conferirle importanza allora dovrete lavorare molto sulle ombre per esaltare i solchi sul volto dati dalle rughe.

Anche l’angolo di ripresa è importante, una persona magra non ha problemi di doppio mento e potete sbizzarrirvi in riprese dal basso verso l’alto ma se ad una persona un po’ in carne dite di guardare in basso esalterete senza dubbio il doppio mento! Ecco quindi che per questo tipo di persone saranno da preferire ritratti effettuati da un punto rialzato, tipo stando in piedi su uno sgabello, in modo tale che il soggetto alzi leggermente la testa rendendo meno evidente il piccolo inestetismo.

 

 

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