lunedì 10 gennaio 2011

Cos'è l'EQUIVALENZA degli obiettivi

Oggi leggere i valori riportati sugli obiettivi è quasi una impresa, specialmente per chi non si è tenuto informato durante il passaggio dalla pellicola al digitale.
Per spiegare tali difficoltà bisogna porre una premessa e spiegare il concetto di EQUIVALENZA che viene spesso citato in relazione agli obiettivi fotografici.
Per prima cosa bisogna porre il metro, l’unità di misura di riferimento delle lunghezze focali degli obiettivi fotografici che per noi è il dato che si riferisce all’angolo di campo che una lente trasferisce sulla pellicola 35mm, la classica pellicola Kodak per intenderci. Complicato?
In pratica prendiamo ad esempio un obiettivo 50mm che nella fotografia viene ritenuto il “normale” perché grosso modo riproduce l’inquadratura che vediamo ad occhio nudo e la riproduce su una pellicola fotografica. D’ora in avanti questo sarà il riferimento per i 50mm a livello di campo inquadrato.
Oggi però la pellicola non esiste più, si usano i sensori e sono di tante grandezze diverse, riporto una tabella esplicativa che avevo già postato per far capire l’ordine di grandezza dei sensori rispetto alla pellicola:


 E qui vi sintetizzo le grandezze in mm:


Tipo Sensore
Larghezza
Altezza
Formato
1/3,6”
4mm
3mm
4/3
1/3,2”
4,536mm
3,416mm
4/3
1/3”
4,8mm
3,6mm
4/3
1/2,7"
5,371mm
4,035mm
4/3
1/2,5"
5,76mm
4,29mm
4/3
1/2"
6,4mm
4,8mm
4/3
1/8"
7,167mm
5,319mm
4/3
1/1,7"
7,6mm
5,7mm
4/3
2/3”
8,8mm
6,6mm
4/3
1"
12,8mm
9,6mm
4/3
4/3"
18mm
13,5mm
4/3
Canon APS-C
22,2mm
14,8mm
3/2
Nikon DX - Sony APS-C
23,7mm
15,7mm
3/2
Canon APS-H
28,7mm
19,1mm
3/2
35mm Film / Full Frame
36mm
24mm
3/2


Altra immagine per capire al volo le grandezze dei vari sensori:


Ed ancora, per cercare di semplificare il discorso:


In figura sopra il paragone fra le focali degli obiettivi su reflex a pellicola 35 mm, con gli angoli di campo in grigio, nella colonna di immagini a sinistra. Nella colonna di destra il risultato di moltiplicazione delle stesse focali, montate su reflex digitale con fattore di moltiplicazione 1,5X.  (documentazione Tamron

Cosa succede variando la grandezza del sensore? Semplice, l’angolo di campo che va ad essere inquadrato cambia e come si ripercuote questo sugli obiettivi? Semplice, ogni azienda ha continuato a scrivere sugli stessi i mm reali che però non corrispondono a quelli che avrebbero con la pellicola così hanno creato molta confusione.
Esempio pratico, io uso Olympus ed il sensore Olympus è grande la metà della pellicola fotografica, ne deriva che il FATTORE DI MOLTIPLICAZIONE (concetto che spiegherò meglio) da applicare al numero scritto sull’obbiettivo è 2. In pratica, leggendo le specifiche di una lente Olympus se troverò scritto 12-60mm (uno zoom) dovrò moltiplicare X 2 tali numeri per sapere la lunghezza focale di quella lente rispetto alla pellicola analogica arrivando quindi a 24-120mm di copertura EQUIVALENTE.
Lo so, ora è un casino ma una volta capito il meccanismo e scelta una marca tutto sarà facile J, infatti ogni marca ha il suo fattore di moltiplicazione!
Tutto questo ha portato un caos incredibile perché un utente alle prime armi si aspetta che se legge un numero quello è e quello resta senza dover appena mettersi a fare i conti ma così è purtroppo.
Torniamo a fare un esempio pratico, mettiamo che vogliamo fotografare un uccello e che in mano abbiamo una fotocamera a pellicola con un obiettivo di 400mm ed una Olympus digitale, su quest’ultima, per ottenere la stessa inquadratura mi basterà montare un obiettivo di 200mm perchè come detto prima la lente diventa un 400mm in virtù del fattore di moltiplicazione 2X. Cosa significa? Semplicemente che se l’obiettivo della macchina analogica pesa mettiamo 1kg ed è lungo poniamo 40cm quello Olympus peserà e sarà grande la metà favorendo la maneggevolezza.
Le uniche macchine che non hanno bisogno di queste moltiplicazioni sono le FULL FRAME, chiamate così perché hanno il sensore grande quanto la vecchia pellicola fotografica, tutte le altre montano sensori più piccoli invece e bisogna agire di conseguenza con i rispettivi numeri di moltiplicazione.
Il tutto a prima vista può apparire un pò complicate indubbiamente e può creare confusione ma niente paura, a complicare la vita interviene anche il concetto di PROFONDITà DI CAMPO…ma a quello penseremo in un altro intervento J

1 commento:

  1. Questo tutti i suoni all'inizio di qualcosa di veramente complicato, ma lo si può capire bene e poi dopo non è così difficile. Un buon articolo che è utile.

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