lunedì 10 gennaio 2011

Sensibilità, istruzioni per l’uso

Un problema da affrontare spesso è la sensibilità da impostare sulla nostra macchina, come regolarsi?
Per prima cosa bisogna vedere che tipo di macchina stiamo usando, una compatta o una bridge hanno il sensore piccolo e la qualità della foto risente molto e decade mano a mano che saliamo con il valore iso.
Qual’ è il limite da non superare?
In linea di massima con le compatte e le bridge sarebbe il caso di fermarsi a 400 iso per mantenere una qualità buona e spingersi a 800 solo se veramente necessario consci però che la qualità inizierà a risentirne portando la foto ad assumere un aspetto granuloso ed impastato.
Con le reflex si può stare più tranquilli avendo un sensore di generose dimensioni ed attualmente tutte le macchine permettono di spingersi a 1600 iso senza problemi, a 3200 iniziano a presentare decadimento di qualità e a 6400 diciamo che siamo in zona rossa da usare con cautela.
Il motivo principale per alzare gli iso è la scarsità di luce ambiente, per esempio foto serali o in locali poco illuminati, in questi casi o si alzano gli iso, o si usa il flash oppure ci si attrezza con un cavalletto o un supporto di fortuna e si alzano i tempi di esposizione tenendo gli iso bassi.
Un'altra situazione in cui si possono alzare gli iso si presenta quando ad esempio vogliamo eseguire foto sportive o comunque di eventi rapidi per cui è necessario avere tempi di scatto rapidissimi, in questo caso si possono alzare gli iso per velocizzare l’otturatore ed evitare l’effetto mosso.
Io solitamente tengo gli iso bassi, a 200 come valore che, per la mia macchina, rappresenta la sensibilità ideale e salgo solo se strettamente necessario perché per me la qualità dello scatto è la cosa più importante e tante volte preferisco non scattare piuttosto che avere un file che non mi soddisfa.
Anche per gli iso il mio consiglio è di fare delle prove, sia in casa che fuori in modo da sapere come si comporta la macchina e conoscere in anticipo le situazioni in cui fotografare o lasciare la macchina spenta. Ognuno ha una sua idea di buono scatto comunque e quindi non lasciatevi influenzare da ciò che faccio io, alle volte un ricordo vale uno scatto anche mal riuscito o di qualità mediocre perché è comunque un momento di vita che non tornerà più.
Un consiglio, non state ad osservare troppo lo scatto al pc perché i monitor amplificano di molto il problema del rumore, della granulosità e dell’impastamento dovuto alle alte sensibilità, se la stessa foto che vedete mediocre allo schermo la stamperete vi renderete conto che molti dei difetti svaniranno. Il motivo è legato al fatto che la stampa utilizza una risoluzione molto inferiore a quella dei monitor e gli inchiostri riescono a “spalmare” le foto coprendo molti dei difetti e problemi legati agli iso elevati.
Buona stampa dunque!

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