sabato 29 gennaio 2011

Rumore digitale

Probabilmente avrete sentito parlare del rumore digitale e forse avete un'idea di cosa sia ma magari non è così e quindi ci dedico qualche riga.
Partiamo dalla pellicola, ricordate che sulle confezioni dei rullini c'era un numero? Ad esempio Kodak 100, Kodak 200, Kodak 400 eccetera? Quel numero rappresentava gli ASA, l'unità di misura che diceva al fotografo quanto sensibile alla luce fosse quella determinata pellicola. Quel numero era fondamentale perchè una volta preso il rullino bisognava usarlo tutto o riavvolgerlo precocemente se si doveva sostituirlo con una sensibilità diversa. Quello che è importante sapere è che maggiore era quel numero e maggiore era la sensibilità della pellicola alla luce però al contempo la qualità della foto diminuiva all'aumentare del numero ASA. In che senso?
Se prendevate una pellicola 100 ASA e facevate una foto non notavate nulla nella stampa, se ne prendevate una a 800 ASA invece potevate vedere in stampa un disturbo, una grana che rendeva la foto "polverosa", questo era dovuto al fatto che i sali delle pellicole con ASA elevati erano molto grossi e restituivano tale peculiarità anche in fase di stampa.
Ecco una foto d'esempio:


Oggi gli ASA sono stati sostituiti dagli ISO e le pellicole dai sensori ma il concetto base non cambia, all'aumentare della sensibilità cui porterete il vostro sensore vedrete sempre maggiore grana nella foto e questa grana oggi viene comunemente chiamata rumore digitale. Questo disturbo, questo rumore è dovuto al fatto che mano a mano che cala la luce che va a colpire il sensore i singoli pixel che lo compongono hanno sempre maggiore difficoltà a riconoscere i dettagli e così iniziano ad impastarli nel tentativo di ricostruire l'immagine che state inquadrando.
Ogni fotocamera si comporta diversamente con il rumore e più grande è il sensore e minore esso sarà quindi è ovvio che i risultati peggiori con poca luce e sensibilità ISO elevate li avrete con le compatte e migliori con le reflex.
Personalmente ritengo tutta questa critica al rumore un pò inutile, si conviveva tranquillamente con la grana quando c'era la pellicola e non vedo perchè oggi ci si debbano fare tanti problemi, senza contare poi che se stampate le vostre foto gran parte di quel disturbo che vedete sul monitor sparisce perchè la stampa ha risoluzioni molto inferiori e quindi copre i difetti di questo tipo.
Il mio consiglio è di non salire oltre ai 400 ISO sulle compatte se la qualità dell'immagine è per voi l'elemento chiave e di cercare di stare sotto ai 1600 ISO con le altre. 
Come ho detto tante volte la fotografia è una questione di luce, se manca o usate il flash oppure è meglio lasciar perdere perchè stare a farsi poi tanti problemi riguardando le foto al pc ed esserne insoddisfatti è solo una perdita di tempo. 
Oggi ci sono macchine che arrivano a 12.000 ISO...delle assurdità pazzesche dettate dal marketing e dal bisogno delle case di creare dei miti che spingano i clienti a cambiare macchina fotografica in cerca di quella perfetta che...non esiste!
Datemi retta, se entrate in un negozio di foto ed il commesso inizia ad elencare numeri giratevi ed uscite, avete solo trovato l'incompetente di turno che mira ai vostri soldi e non alla vostra soddisfazione, ricordate che con le Polaroid ci sono persone che facevano capolavori, quindi cercate di lavorare su voi stessi in primo luogo perchè i limiti del corpo macchina spesso non riuscirete mai a raggiungerli!
Un suggerimento, il rumore digitale può essere un'ottima arma a vostro vantaggio se vi piace fare foto in bianco e nero, in questo genere di foto infatti la grana non dà fastidio ed anzi diventa un elemento che conferisce importanza allo scatto. Se vi doveste quindi imbattere in foto particolarmente mal riuscite e piene di grana ed il risultato non vi piacesse provate a convertirla in bianco e nero prima di cestinarla, vedrete che spesso ricaverete delle foto che trasmettono qualcosa.

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